Monica Bellucci difende Giuseppe Tornatore. Il regista è stato accusato di molestie da Miriana Trevisan. L'attrice, a Roma per ricevere proprio dalle mani del cineasta il premio Virna Lisi all'Auditorium Parco della Musica, spende grandi parole per l'amico.
Difende a spada tratta Giuseppe Tornatore; per Monica Bellucci è un galantuomo. "Sono veramente commossa e emozionata nel ricevere IL premio dedicato a un'icona italiana e internazionale, che rappresenta talento, bellezza, intelligenza, eleganza - spiega la diva - Grazie mille per aver pensato a me. E in più lo ricevo dalle mani del mio regista, Tornatore. Quello con lui è stato uno degli incontri più importanti, perché Malena è stato un grande successo che mi ha aperto tantissime porte e perché è stato un incontro umano bellissimo, c'è un'amicizia ventennale che ci lega. Ho grande rispetto per questo grande regista e la sua famiglia".
Lo difende anche davanti le telecamere. Monica Bellucci è molto vicina a Giuseppe Tornatore. "Con Giuseppe ho lavorato cinque mesi per 'Malena', ho anche fatto con lui diversi spot pubblicitari e una piccola parte in 'Baaria' - continua l'attrice - E' una persona eccezionale, siamo molto amici ed è una persona che consulto quando ho bisogno di un consiglio. Quando ho letto di questa accusa sono rimasta chiaramente stupita e ho pensato a lui e alla sua famiglia che conosco molto bene".
Poi torna anche sul caso Weinstein e le tante donne che denunciano: "Io credo che in qualsiasi ambiente di lavoro non ci sia donna al mondo che non conosca un gesto inopportuno di un uomo. Credo che le donne debbano imparare a difendersi molto presto dallo sguardo indiscreto e dagli atteggiamenti sgradevoli. Sono molto felice che le mie figlie siano nate in un periodo storico come questo in cui le donne cominciano a parlare, a uscire dalla paura. E trovano finalmente il coraggio di esprimersi. Credo che le donne stiano ancora imparando a essere libere. E quindi, ripeto, sono felice che le mie figlie vivano un’epoca in cui il coraggio sta venendo fuori”.
Sottolinea pure la differenza tra avances e violenza: "Penso che quel che succede adesso cambierà delle cose che devono cambiare. Che si ricominci a vedere la donna come un essere umano con pari diritti dell’uomo. Dobbiamo però distinguere quello che è un’avance da un atto di violenza. Non si può fare di tutt’erba un fascio. E non mettere le persone sotto accusa”.