Da oggi Hollywood dovrà fare a meno di uno dei suoi talenti più grandi degli ultimi decenni. Nella mattinata di lunedì la polizia ha trovato Robin Williams senza vita nella sua casa di Tiburn, nell'area di San Francisco in California.
Sulla causa della morte, nonostante non ci sia ancora una comunicazione ufficiale, sembrano esserci pochi dubbi: si sarebbe trattato di suicidio, realizzato tramite soffocamento. La conferma arriverebbe dalle parole dello stesso portavoce di Williams: "Negli ultimi tempi Robin stava combattendo contro una grave forma di depressione".
L'attore, nato a Chicago nel 1951, aveva solo 63 anni. Tra i primi messaggi pubblici dopo il trapasso, spicca quello della (seconda) moglie, Susan Schneider: "Questa mattina ho perso mio marito ed il mio migliore amico, mentre il mondo ha perso uno dei suoi artisti più amati ed una persona stupenda. Sono distrutta", ha fatto sapere.
Il vincitore del Premio Oscar 1998 come miglior attore non protagonista (per l'interpretazione in "Will Hunting genio ribelle") era nel cuore di tantissime persone, tra cui molti colleghi. Tra gli altri si sono detti infinitamente tristi e spiazzati dalla notizia anche Steven Spielberg, Steve Martin, Ben Stiller ed Ellen DeGeneres, ma anche rappresentanti della nuova generazione di Hollywood come Miley Cyrus.
La scomparsa di Robin ha colpito anche l'uomo più potente del mondo, il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama, che ha voluto dedicargli alcune parole su Twitter: "Robin Williams era un aviatore, un dottore, un genio e una tata... e molto altro ancora. Ma era davvero unico".
Tanti i titoli dei film che hanno fatto la storia del cinema mondiale a cui Williams ha preso parte, spesso come protagonista. Solo per citarne alcuni: "Good Morning, Vietnam" (1987), "L'attimo fuggente" (1989), "Hook - Capitan Uncino" (1991), "Mrs. Doubtfire" (1993), "Jumanji" (1995), "Will Hunting - Genio ribelle" (1998) e "Patch Adams" (1998).