Il mondo della musica piange Claudio Coccoluto, morto a soli 59 anni. E’ stato uno dei primi dj italiani a essere celebrato nel mondo, diventando una vera superstar. Ha portato la house e le produzioni italiane nei locali più ‘in’ e nei festival di tutto il pianeta, dimostrando di essere un vero mago in consolle.
Coccoluto si è spento nella sua casa di Cassino all’alba di martedì 2 marzo, da un anno lottava contro una malattia che lo ha alla fine sconfitto. Lascia la moglie Paola e i due figli, Gianmaria e Gaia. Artista nato a Gaeta, in provincia di Latina, aveva iniziato a fare il deejay già a 13 anni: la sua gigantesca passione l’ha accompagnato per tutta l'esistenza.
Tra i primi a salutarlo e rendergli il dovuto omaggio Giancarlo Battafarano, suo socio, in arte Giancarlino, con cui aveva fondato il Goa, a Roma, unico club in Italia a comparire nelle classifiche dei migliori al mondo. “Se ne va il maestro più grande e l’amico di sempre. Ha dato cultura alla musica nei club come dj e artista fuori dal coro. Sempre pronto a metterci la faccia con i media sia per gli aspetti gioiosi sia per i problemi del nostro settore. Con lui se ne va una parte di me”, ha scritto.
Claudio Coccoluto, detto ‘Cocco’ per gli addetti ai lavori e i tanti amici, è stato un vero innovatore nel suo campo già negli anni Ottanta: con la sua musica ha fatto ballare tutti. Durante il lockdown è sempre stato attivissimo sui social per sensibilizzare la politica e l’opinione pubblica sulle difficoltà affrontate dal settore, irrimediabilmente fermo.
Centinaia i messaggi sul social di dolore, tra i primi quello di Andrea Delogu, conduttrice televisiva e radiofonica: “Il maestro. Un uomo che ha regalato la classe che mancava al mestiere del produttore e del dj. Un uomo che ha fatto la storia della musica elettronica”.
Il popolo del web chiede venga ricordato stasera a Sanremo: per tutti non c’è nessuno in grado di farlo meglio di Amadeus e Fiorello, entrambi, come Coccoluto, provenienti da quel mondo che era la sua vita.