- L’attrice 56enne si mette a nudo con Pierluigi Diaco a Bella Ma’
- “E’ la prima volta che ne parlo. Forse il prezzo è stato troppo alto…”
Nadia Rinaldi si mette a nudo con Pierluigi Diaco a Bella Ma’. Racconta del suo arresto in tv. Il giornalista le fa notare che sui motori di ricerca se si immette il suo nome la prima cosa che viene fuori è ‘droga’. E le domanda: “Perché?”. Così la 56enne si svela. “Mi hanno arrestato mentre stavo tornando a casa, giusto che pagassi”, dice. Ma forse ritiene troppo alto il prezzo pagato nel corso dell’esistenza.
“Questo è stato per 25 anni il mio sasso che mi sono portata dietro, perché sono sempre stata una ragazza che non ha mai creato problemi alla famiglia, però, come si dice? Il ‘cogli**e day’ capita a tutti prima o poi: chi a 18, chi a 20… A me è successo a 30 anni. Ho vissuto la sindrome dell’abbandono con la perdita velocissima del mio papà, che è morto all’età che ho io oggi, 56 anni. Mi sono sentita molto sola. Sicuramente si esce la sera, io ero disponibile, carina, non è che puoi chiedere a tutti la fedina penale. La caz*ata l’ho fatta perché in un momento di debolezza mi sono incuriosita anch’io per capire che si prova. Vabbè, proviamo…”, rivela. L’artista è provata mentre ripercorre la vicenda che l’ha coinvolta e le ha causato problemi con la giustizia.
“La conseguenza è stata che mi sono ritrovata al momento sbagliato al posto sbagliato. Ma io ho sempre detto e continuo a dire: è giusto, ho sbagliato ed è giusto che abbia pagato. Ma ho pagato un prezzo troppo alto”, sottolinea ancora la Rinaldi.
“Gli addetti ai lavori sono stati più clementi - spiega ancora parlando delle conseguenze avute - è il pregiudizio quello che mi ha ferito un po’ di più. L’accusa è stata detenzione, perché hanno lasciato una ‘cosa’ in casa mia e io non sapevo che ci fosse, lo giuro ancora oggi. C’è stata una condanna e una pena. La cosa brutta è stata l’arresto, l’isolamento, il trattamento. L’arresto è avvenuto a Roma, ero in strada, stavo andando a casa. Sono stata portata in una caserma di un nucleo operativo a Bracciano”.
Diaco le fa i complimenti per la sua resistenza psicologica. “Sei una donna eccezionale per come hai resistito, nonostante tutto”, le precisa. Nadia Rinaldi è stata arrestata nel 1998 dopo il ritrovamento in casa sua di circa un chilogrammo di cocaina. La droga era custodita in una scatola di scarpe. E’ stata fermata dai carabinieri all’uscita di un locale, ha passato una notte a Rebibbia e poi agli arresti domiciliari. Ha sempre dichiarato che la scatola le era stata data da un amico e che lei non era a conoscenza del suo contenuto.