Nadia Toffa, niente tomba, la madre: 'L’ho nascosta in un posto segreto’

Impossibile trovare il luogo in cui riposa Nadia Toffa. Non c’è tomba, nessuna targa. La madre Margherita ha fatto in modo che la figlia possa riposare in pace. “L'ho nascosta in un posto segreto. Erano i giorni di Halloween e abbiamo saputo che qualcuno la cercava nei cimiteri bresciani”, ha spiegato a ‘La Repubblica’.

Nadia Toffa, niente tomba, la madre: 'L’ho nascosta in un posto segreto’
Margherita Rebuffoni, 71 anni, ha 'nascosto' i resti della figlia per poterla far riposare in pace dopo la morte, avvenuta lo scorso 13 agosto

La donna, 71 anni, si sta preparando a trascorrere il primo Natale senza la figlia più piccola, venuta a mancare lo scorso 13 agosto. “Nadia sarà con noi, so che può sembrare assurdo, ma io non la sento ancora morta. La sento vivissima, vicina. Ci sarà. L' unica differenza è che non faremo il pranzo qui sotto, nella tavernetta, ma in un ristorante, ci hanno riservato una saletta. Ero io che preparavo per tutti, ma sono stanca. Andremo fuori, portandocela dietro, nel cuore”, ha spiegato al quotidiano.

Margherita ha raccontato che la malattia di Nadia non è stata dolorosa, almeno fisicamente e almeno non nei primi tempi. “Il tumore che aveva non porta dolore, piuttosto si abbatteva quando aveva male a causa delle posture sbagliate, poi è stata seguita da un fisioterapista bravo. Era iperattiva per dimenticare quello che aveva, però è sempre stata un peperino. Ma era una donna giudiziosa”, ha fatto sapere.

Adesso la nostalgia per la sua “bambina” a volte si fa sentire in maniera prepotente. “Noi soffriamo in silenzio e lontani da tutto. Io piango, con mio marito. Mi è successo di commuovermi in pubblico, in televisione. Credo sia normale. Uno mi ha scritto su Facebook che ‘si piange a casa’. L'ho perdonato”, ha continuato.

Nadia Toffa ha chiesto alla mamma di continuare le sue battaglie e raccogliere fondi a favore della ricerca contro i tumori

Margherita sta seguendo le volontà di sua figlia e per questo a volte deve esporsi mediaticamente. “Io vado in televisione perché ho una missione da compiere, e me l'ha affidata Nadia. Devo raccontare, devo spiegare, la Fondazione che porta il suo nome esige il mio impegno, perciò Nadia è immortale. Per il reparto di Taranto sono stati raccolti 550mila euro, a 10 euro a maglietta, quelle con la scritta ‘Ie jesche pacce pe tte’ (Io esco pazzo per te, ndr). Non è poco. Gliene daremo ancora, i soldi vanno alla ricerca”, ha aggiunto.

“Qualcuno mi critica? Pazienza. Io ho cambiato vita. Mi vede? Sono truccata e ben pettinata. L' ho imparato in ospedale. Mi hanno detto: ‘Lei si trucchi e vada dal parrucchiere. Nadia si specchia in lei, deve vedere una mamma in forma’. Così ho fatto. Mi scappa la lacrima? Mi piace vedere Nadia così ingrandita e felice, nei filmati che mandano. È bello. Mi viene da piangere ma sono felice, ha proseguito.

“Lei è volata in un cielo blu, ed è felice. Mi diceva che non dovevo sentirmi mutilata, sapeva che i genitori che perdono un figlio si sentono così”, ha quindi concluso.

 

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