E' la prima volta che accade. Nicolas Sarkozy, felicemente sposato con Carla Bruni, ex capo di Stato francese, è in stato di fermo. L'ex presidente è stato messo in custodia cautelare a Nanterre, come riportato dall'agenzia Afp. Era arrivato sul posto per dire la sua alla magistratura. Sarkozy, dal 26 febbraio scorso, è sotto indagine perché accusato di reati gravi, come concussione e violazione del segreto istruttorio.
Oltralpe si è già scatenato un vero putiferio politico, appena la notizia è diventata di pubblico dominio. Anche per il suo legale, ieri, 30 giugno, stessa sorte.
I magistrati e le forze dell'ordine pensano di aver scoperto una fitta rete di informatori all'interno del corpo di polizia e della Giustizia che informavano l'integerrimo Nicolas e il suo intero entourage dei procedimenti giudiziari che avrebbero potuto minacciarlo in futuro. I primi sospetti che hanno fatto annusare il 'fattaccio' sono arrivati nella primavera del 2013: dal settembre scorso è stato deciso di mettere il suo telefono sotto sorveglianza ventiquattro ore su ventiquattro.
Sarkozy ora dovrà difendersi. La polizia, dal canto suo, potrà trattenerlo solo 24 ore, eventualmente prorogabili in altre 24. Se le prove non sono certe, sarà costretta a rilasciarlo.