- L’attore, che oggi fa il ristoratore, lo ha detto a ‘Libero’
- Ha spiegato di essere convinto che prima o poi diventerà genitore
Nicolas Vaporidis è pronto per un figlio, pensa che prima o poi diventerà padre.
L’attore, che oggi ha 42 anni, ha superato la fase narcisistica in cui si pensa che tutto giri attorno a sé stessi. Inoltre la sua famiglia si sta allargando e sembra avergli fatto venire voglia di genitorialità.
Quando gli è stato chiesto se gli piacerebbe avere un figlio, il romano ha detto al quotidiano ‘Libero’: “È un desiderio che ho. Vivo in una famiglia che cresce. Ho dei nipoti. Sono circondato da bambini e amici che hanno figli. Sono cose che vengono in modo naturale. Non lo sto programmando ma sarei ben felice di viverlo. E sono sicuro che farà parte della mia vita. Prima c’era quella forma di narcisismo che ti fa pensare sia tutto intorno a te”.
Nicolas oggi si è allontanato dal mondo del cinema e, tranne qualche incursione in tv come la partecipazione all’Isola dei Famosi, il suo lavoro principale è quello di gestire due ristoranti. Uno a Londra e uno a Milano.
Per lui l’aspetto fisico nel mondo di celluloide è importante fino ad un certo punto: “La bellezza nel cinema è un concetto relativo. Essere piacevoli alla vista può aiutare ma se a quello non si accompagna il carisma c’è poca strada. Ci sono attori non così belli ma il loro carisma in scena li trasforma in supersex symbol. La bravura surclassa di molto la bellezza ed è riconosciuta universalmente”.
Cresciuto nella Capitale, Nicolas ha respirato fin da bambino l’aria del grande schermo visto che è nato nell’apprezzatissimo quartiere Monteverde Vecchio, oasi di verde e pace nel cuore della Città Eterna, dove vivono tantissimi volti noti.
“Io posso dire che nel mio quartiere ne ho sempre visti molti attori: Benigni, Nanni Moretti, Verdone. Paola Cortellesi abitava al numero 10 e io all’8 della stessa via. Vedevo Elio Germano, Renato Zero pure. Davvero tanti attori abitano a Monteverde Vecchio. Li vedevo in continuazione. Non dico tutti i giorni ma almeno un paio di volte a settimana capitava di incontrarli in motorino o a fare la spesa al forno di via Carini...”, ha spiegato.