Ancora una tegola sulle loro teste. La Procura di Milano, nell'ambito di un'inchiesta su una quarantina di consiglieri regionali accusati di peculato, ha indagato i capigruppo in Regione Lombardia del Pdl e della Lega Nord, Paolo Valentini e Stefano Galli e, tra i consiglieri regionali lombardi, anche gli 'ex' Renzo Bossi, figlio del Senatur, e Nicole Minetti.
Secondo gli investigatori della Gdf tutti avrebbero utilizzato illecitamente i rimborsi regionali dei gruppi consiliari, in special modo con spese fatte al di fuori dell'attività politica però con soldi pubblici.
Per Nicole Minetti ci sarebbero consumazioni da circa 800 euro all'hotel Principe di Savoia, taxi, 750 euro per un iPad, con già uno in dotazione, uno scontrino da 400 euro al ristorante Giannino per sei coperti e 16 euro per il libro "Mignottocrazia" di Guzzanti.
Alcuni consiglieri, stando all'inchiesta, avrebbero usato i soldi pubblici per fare colazione ogni mattina, per comprare la carne in macelleria, per pranzi in ristoranti di lusso milanesi, ma pure al Mc Donald's, per pizze da asporto la domenica e per serate offerte ad amici. Tra gli oggetti acquistati anche munizioni da caccia.
Le accuse a carico dei consiglieri regionali riguardano un periodo che va dal 2008 fino al 2012 e spese illecite per oltre 100 mila euro.
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