Non vuole che il libro su Luciano Pavarotti esca. Nicoletta Mantovani ha minacciato di diffida la casa editrice modenese Artestampa, che starebbe per pubblicare, dopo ben due anni di lavoro, il volume firmato dal suo assistente personale, Edwin ‘Tino’ Tinoco. "Il maestro Pavarotti teneva moltissimo alla sua riservatezza e non avrebbe voluto che altri divulgassero notizie e immagini relative alla sua vita personale", ha fatto sapere la vedova del Tenore tramite il suo legale, Giuseppe Patanè.
La Mantovani ha ritenuto opportuno stoppare un libro che prometteva di essere ghiotto di aneddoti mai letti, "nel rispetto di Luciano Pavarotti, però", come ha tenuto a precisare l’editore Carlo Bonacini, rimasto senza parole per la decisione presa dalla donna, che non ha neppure voluto leggere le bozze. "C’era un accordo scritto di riservatezza firmato da Tinoco quando il maestro era ancora in vita - ha spiegato l’avvocato Patanè - in cui si impegnava a non rendere pubbliche le informazioni apprese nel corso del rapporto di lavoro col maestro. Per questi motivi la signora Mantovani non può prestare il proprio consenso alla diffusione di queste notizie". Per Patanè è "un obbligo morale": "Tutti sapevano come la pensava". L'editore, nonostante di divieto, promette battaglia: "I nostri legali dicono che quell'accordo non ha valore".