Nicollette Sheridan vestiva i panni di Edie Brit in "Desperate Housewives". Lo ha fatto per cinque stagioni, poi il suo personaggio è stato cancellato dalla serie. Un licenziamento senza giusta causa, secondo l'attrice, che ha portato Marc Cherry, creatore dello show, in tribunale.
Nicollette ha testimoniato davanti ai giudici del tribunale di Los Angeles: ha raccontato che Cherry la malmenò prima di licenziarla: "E' venuto verso di me e con la mano destra mi ha colpito alla testa". Ha detto, aggiungendo di essere rimasta scioccata dall'episodio. L'avvocato di Cherry, Adam Levin, ha dichiarato che il suo assistito non colpì in modo violento l'attrice, ma che le stava solo mostrando quello che avrebbe dovuto fare daventi alla macchina da presa. La Sheridan, però, ha negato, affermando di essere stata presa completamente alla sprovvista: "Ero sbalordita, non potevo credere che mi avesse colpito alla testa. Sono rimasta stordita". Cherry, dopo l'incidente, si scusò con Nicollette: "Sono in ginocchio per implorare il tuo perdono" le avrebbe detto. L'attrice è tornata sul set per ultimare la scena: "Mi vanto di essere una professionista, bisognava portare a termine il lavoro e l'ho fatto". Secondo Nicollette, la scelta di far morire il suo personaggio sarebbe nata proprio a causa delle sue proteste per gli schiaffi ricevuti. L'avvocato di Cherry ha annunciato che porterà le prove in cui verrà dimostrato come la decisione fosse stata presa molto prima. Chi vincerà? Saranno i giudici a decidere.