Un monologo per raccontare la sua vita sentimentale e le sue regole. Olivia Wilde si mette a nudo in un soliloquio al Joe's Pub di New York, nell'ambito del "These Girls", organizzato dal magazine Glamour.
"Il mio primo matrimonio è finito perché era come se la mia vagina fosse morta. Spenta. Basta. E una può anche mentire ai suoi genitori al pranzo di Natale, dicendo che tutto a casa è perfetto. Ma non si può mentire alla propria vagina", dice l'attrice 28enne, nel 2009 eletta da Maxim la donna più sexy del mondo. Le nozze in questione erano quelle con il principe italiano e regista Tao Ruspoli. Dopo di lui tanti uomini e la sensazione di sentirsi sola, a tal punto da pensare a "un dolce rapporto lesbico, soltanto baci e carezze".
Il cuore è tornato a battere con il collega Jason Sudeikis, seduto in prima fila ad ascoltarla: "Fu una benedizione, mi sentivo piena di speranza, pazzamente innamorata. Facciamo sesso come i maratoneti kenyani". La Wilde, però, non crede nella monogamia e detta le sue regole in quella che definisce "Olivia Land": "Nella Olivia Land le relazioni possono durare legalmente solo sette anni, senza possibilità di rinnovo. Così non ci potrà mai essere uno stallo. Immaginate se avessimo solo sette anni? Saremmo così carini l’una con l’altro, entusiasti, positivi, come se stessimo mangiando un piatto di pasta molto costoso. Nella Olivia Land le persone non tradirebbero, perché non ci sarebbe il pericolo di dover andare a letto per sempre con la stessa persona. Semplicemente non sarebbe legale. Poi c’è il problema dei figli. Okay, questo è divertente. Nella Olivia Land i figli vanno alla boarding school a sette anni. Come in Harry Potter. Vorrei legalizzare la prostituzione. Assumere una lavoratirce del sesso in Olivia Land sarebbe semplice, igienico e non più costoso che farsi un pedicure. Così quando siamo via per lavoro o semplicemente non nel giusto umore, potremmo assumerne una per il nostro amato, togliendo loro l’interesse a tradirci e lasciandoli soddisfatti. Nella Olivia Land le strade sarebbero pavimentate di cioccolato, nessuno avrebbe peli e crampi mestruali".
Olivia torna sulla 'vagina morta': "Ogni tanto succede e quando succede, sai che è tempo di andare. Non c’è nessuna ragione di sacrificare la propria femminilità e la propria natura di donna in nome di qualche strano senso di responsabilità verso qualcosa che potrebbe non essere giusta. Penso che troppe donne lo facciano". E chiosa: "Gli uomini non possono essere i soli a pensare con i loro genitali. Noi pensiamo con le nostre pussies".
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