A 42 anni durante il Festival di Cannes, davanti ai flash con la sua donna, si è inginocchiato e le ha chiesto di sposarlo, sorprendendo tutti, pure John Travolta, accanto a lui con la moglie. Oscar Generale, uno dei più potenti manager di Hollywood, a Vanity Fair ha confessato il perché di una proposta così importante davanti ai media. "Perché no? Chiedere la mano di una donna è un momento speciale e come tale deve essere celebrato". L'ex Miss Italia ne è stata felicissima: "Ha detto sì, come avete visto. E, poi, ha continuato a ripermi "sei pazzo". Ma è così che bisogna trattare le donne. In realtà, anch'io sono rimasto sorpreso dal fatto che, soprattutto, in Italia se ne sia parlato tanto. Non dovrebbe essere così. Il fatto è che ormai non siamo più abituati alle sorprese. Gli uomini sono diventati meno romantici, 50 anni fa un gesto come questo sarebbe passato inosservato. O quasi".
John Travolta e Kelly Preston hanno assistito alla scena: "Loro erano i miei complici, sapevano tutto. Anzi John ha rischiato di far saltare tutto perché non trovava più l'anello. L'avevo dato a lui, ma poi aveva cambiato più volte i pantaloni. Una scena da film comico. Alla fine, per fortuna, è saltato fuori".
Nel 2015 arriveranno i fiori d'arancio: "Il matrimonio sarà il prossimo anno. Ho in mente qualcosa di speciale, una festa da mille e una notte. Ma preferisco non svelare nulla".
E arrivato a Los Angeles da meno di dieci anni: "Mi sono trasferito in America dietro consiglio di Dustin Hoffman con cui avevo girato alcuni spot pubblicitari. Prima lavoravo con le star italiane, ma ho deciso di reinventarmi. Ognuno ha una storia a sé, ma il mio è un lavoro faticoso. Devi darti da fare. Io non credo alla disoccupazione, se uno ha la voglia e le idee un lavoro lo trova. Mi sveglio molto presto, intorno alle 3.30 del mattino, in qualunque parte del mondo mi trovi. Sono sempre attivo e sono una persona estremamente precisa. Per esempio se lei mi manda una mail, io le rispondo dopo un paio di secondi. Sempre".
A Hollywood è riuscito a conquistare molti divi: "Sono riuscito a meritarmi la fiducia di star del calibro di Dustin Hoffman, John Travolta, Kevin Spacey, Adrien Brody e Nicolas Cage. L’importante è non mischiare mai lavoro e vita privata, e non parlare mai a sproposito. Tanti vanno a cena una volta con una star e poi dicono "Quello lì è mio amico". Io credo molto nell'amicizia, è uno dei valori fondamentali della vita. E se sono riuscito a creare dei rapporti personali in un mondo pieno di filtri come quello di Hollywood è perché so gestirli". Qualcosa però dell'Italia gli manca: "Il cibo e l'atmosfera".