- L’attore sogna di andare in pensione a 55 anni per stare con la moglie Cristina Marino e i figli
- La 31enne lo sa e lo rispetta: “Prova a darmi tempo ogni volta che può”
Luca Argentero è ossessionato dal passare del tempo. La confessione arriva nell’intervista al Corriere della Sera in cui l’attore parla del suo libro in uscita, Disdici tutti i miei impegni, romanzo d’esordio che ha come protagonista Fabio Resti, uno scapolo sciupafemmine.
Luca, super desiderato dal pubblico, esordisce: “Mi sento un rottame. Ho la testa ormai grigia, la pancia, le rughe”. Felicemente sposato con Cristina Marino, 31 anni, che lo ha reso padre di Nina Speranza, 3 anni il prossimo 20 maggio, e Noè Roberto, nato il 15 febbraio scorso, nel raccontarsi rivela il rapporto che ha con il tempo che scorre via.
“Lei tocca un tasto importante nella mia vita. Io sono ossessionato dal tempo. Dal tempo che passa, perché davvero sento di diventare vecchio, non scherzo. Dal tempo che non mi basta, perché io vorrei vivere tanto, tantissimo con Cristina e con i miei figli. Dal tempo che deve ancora venire, perché vorrei proteggere Nina e Noè dalle cose brutte che inevitabilmente incontreranno. Dal tempo vissuto male, perché se c’è una cosa che mi fa incaz*are è chi butta via il tempo. Dal tempo da dedicare anche a me stesso, perché lavorare in serie lunghe come Doc vuol dire sapere che per sei o sette mesi non puoi fare programmi che non siano quelli di lavoro sul set”, spiega Luca.
Argentero poi aggiunge: “Ecco perché Cristina è importante nella mia vita. Lei conosce questo lato del mio carattere e lo rispetta, prova a darmi tempo ogni volta che può”.
L’amore che l’artista prova per la moglie è infinito: “Le faccio un esempio. L’altro giorno siamo arrivati alla domenica pomeriggio stanchissimi. Però avevamo promesso a Nina di portarla in campagna a vedere gli animali. Cri era esausta, ma io l’ho pregata di venire lo stesso. Lei lo ha fatto. Ci siamo divertiti tanto, Nina era felice e abbiamo evitato di sprecare un pomeriggio tra divano, tv e pianti dei bambini”.
“Mia moglie mi ha insegnato un nuovo sguardo - aggiunge il torinese - Sul mondo, sulle donne, sulla famiglia. Sorridendo, riesce a darmi energia e coraggio. Io con lei vorrei fare tanti figli, ma nell’ultima gravidanza l’ho vista abbastanza provata e allora mi fermo, vedremo che cosa succederà. Solo vicino a lei il tempo che passa non mi fa paura e tutto diventa facile, allegro, pieno di vita. Sono grato a quel pomeriggio ai Caraibi quando, sul set di un film, l’ho vista per la prima volta sotto una palma. Ci siamo guardati in un modo tutto nostro. E non abbiamo mai smesso”.
Se gli si chiede del Grande Fratello, Luca dice: “Ma lo sa che quella è una parentesi che quasi non ricordo nemmeno io? Sono passati tanti anni, lo feci per soldi. Calcolai che se avessi vinto la cifra in palio avrei potuto riposarmi un poco e decidere che cosa fare del mio futuro, visto che mi ero appena laureato. Anche adesso faccio calcoli. Ho scritto il libro perché mi piacerebbe lavorare intensamente ancora per qualche anno, guadagnare abbastanza per vivere bene e far vivere bene la mia famiglia e poi vorrei andare in pensione a 55 anni. Viaggiare con mia moglie, riposarmi, leggere e scrivere libri e sceneggiature. Ogni tanto, poi, fare un film che mi piace ma solo per il gusto di farlo. Non ha senso andare in pensione tardi”.