Un tentato suicidio per amore o depressione può sconvolgere la carriera di uno degli attori più quotati di Hollywood? A quanto pare no, ma può, certo, incrinarla.
La vicenda dell'affascinante Owen Wilson non è paragonabile a quelle ben più chiacchierate di Britney Spears e Lindsay Lohan, come ha chiarito Paul Dergarabedian, analista dell'industria cinematografica: "E' un bravo ragazzo ed ha una buona reputazione. La gente ora è dispiaciuta per lui, il sentimento nei suoi confronti è di simpatia".
E' un'affermazione assolutamente veritiera. Il suo stato mentale, però, ora non gli permette di stare sul set, quindi la Dreamworks l'ha licenziato dal cast di "Tropic Thunder", il film che avrebbe dovuto girare insieme a Ben Stiller, Jack Black e Robert Downey Jr, con la regia proprio di Stiller, amico intimo dell'attore. Le riprese della pellicola sono iniziate già da sei settimane alle Hawaii, ma Owen non aveva girato neanche una scena, quindi via dal cast. Non si sa ancora, però, se il suo ruolo verrà cancellato dalla sceneggiatura oppure se il divo sarà semplicemente sostituito.
Forte dei suoi ultimi incassi al botteghino, Wilson, che è ancora ricoverato al Cedars Sinai di Los Angeles, può, comunque, dormire sonni tranquilli per quanto riguarda la professione, sempre che riesca a combattere e debellare definitivamente il suo mal d'anima e i sussurrati problemi di droga, se davvero ci sono. "E' amato - ha detto alla CNN Bernie Brillstein, esperto manager hollywoodiano che ha lavorato con John Belushi e Chris Farley - Quello che è successo è serio, ma ognuno può avere un giorno storto, un giorno davvero molto storto".
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