Pamela Perricciolo per la prima volta in tv racconta la sua versione dei fatti sul ‘Prati gate’ che la vede assoluta protagonista e presunta unica colpevole, accusata da Pamela Prati e soprattutto da Eliana Michelazzo, come ‘mente’ nella vicenda che riguarda Mark Caltagirone, Simone Coppi e gli altri ‘fidanzati fantasmi’, tutti profili ‘fake’ con cui avrebbe ingannato celebrità, amici e conoscenti. Da Barbara D’Urso a “Live - Non è la D’Urso” l’ex manager della showgirl 60enne dice la sua e si difende. “Pamela Prati vittima? Neanche l'esorcista riesce a plagiare Pamela Prati, non è plagiabile”, sottolinea alla conduttrice che la incalza con le domande per cercare di fare luce sulla vicenda sempre più intricata.
Pamela Prati sapeva. Pamela Perricciolo a “Live - Non è la D’Urso” esordisce dicendo: “Sedermi qua e dire ‘Sono innocente' sarebbe una presa per il cu*o, come dire che ha colpa solo Pamela. Siamo state in tre, ci siamo sedute in tre, nessuno aveva una pistola puntata alla tempia. Quando la Prati si è seduta davanti a te non c'eravamo noi a dire cosa dire e cosa non dire”. Poi spiega che lei ed Eliana credevano che il matrimonio sarebbe stato veramente celebrato: “Io credevo che questo 8 maggio sarebbe arrivato. Eliana non c'entra proprio niente in questo matrimonio. Noi pensavamo che questo matrimonio si dovesse celebrare davvero. Io un giorno ho detto a Pamela Prati: ‘Cosa dobbiamo fare?'. Lei pensava che se fosse uscita qualche fotografia, avrebbero pensato ‘Sì esiste'. Io quello della foto (l'uomo con il cappello rosso della finta paparazzata, ndr) non lo conosco, è un amico di Pamela Prati”.
“Ho fatto le mie indagini e Mark Caltagirone non esiste. Come ho detto pure a Fanpage, ho conosciuto una persona nel mio ristorante che mi chiedeva sempre di Pamela Prati. Diceva di chiamarsi Marco, su Facebook era Marco Calta, ma non vado a chiedere i documenti. Piano piano, poi, su Facebook è diventato Marco Caltagirone - racconta ancora Pamela Perricciolo - Pamela un giorno è venuta da noi e ha detto che lei aveva scritto a questa persona perché vedeva che ci commentava sui social. Dopo un paio di sere, ci ha detto che ci stava insieme. È nato così tutto quanto. Prima ha detto ‘Ci sto insieme' e poi ‘Mi sposo'. Quando ci ha firmato il mandato che si sposava, noi eravamo convinti che stesse con Mark Caltagirone. Quando Pamela Prati a Domenica Live ti ha detto di aver conosciuto Mark a una cena, io ed Eliana ci siamo guardate e abbiamo detto: ‘Ma quale cena?’”.
Pamela Perricciolo lascia intendere che la chiave di tutto sia Pamela Prati e sottolinea: “Pamela Prati vittima? Neanche l'esorcista riesce a plagiare Pamela Prati, non è plagiabile”. Precisa anche che con 30 anni di carriera alle spalle, conosce perfettamente i meccanismi dello showbiz, come pure le trappole.
Parla pure della telefonata che la D'Urso ha ricevuto da Mark in tv: "Il numero che ha telefonato in diretta qui al 'Live - Non è la D'Urso' era intestato alla Dreaming Management che è mia, il numero con cui si sentiva Pamela Prati, quello che Mark Caltagirone scriveva sui social, non è intestato a me. Io ho avuto anche un pagamento in contanti da questa persona al mio ristorante. Gli ho dato io una scheda della Dreaming perché gli serviva un numero italiano. Io l'ho visto. Com'è? Brizzolato. Io non posso dire ‘Ci siamo inventati tutto' perché l'inizio non ce lo siamo inventati. Noi siamo caduti in una situazione in cui non sapevamo uscirne quando Pamela Prati ci ha detto che questa persona non si presentava”. Chiarisce, ma il racconto diventa sempre più nebuloso.
Pamela Perricciolo replica ad Alfonso Signorini, Sara Varone e Manuela Arcuri, contattati pure loro in passato da un certo e inesistente Lorenzo Coppi: “Le password di quei profili le avevamo in dieci. Non sono stata assolutamente io a scrivere a nessuno di loro”. Sul video di Sebastian Caltagirone, il bambino che Mark Caltagirone avrebbe dovuto avere in affido, interpretato da un ragazzino di 10 anni che credeva vestendo quei anni di fare un provino per una fiction, fa sapere: "Io, Pamela ed Eliana eravamo a cena a casa mia e Pamela Prati ha detto che Sebastian aveva mandato a te un video tramite Mark. Non è vero, però, che il bambino ha fatto messaggi vocali fingendo di avere un tumore. Io mi sono prestata a questa cosa perché ci serviva un bambino per uscirne. Pamela Prati sapeva”.
In televisione Pamela poi su Eliana e le sue accuse precisa: “Eliana Michelazzo sapeva che non esisteva Simone Coppi, cinque anni fa è stata denunciata per un fatto analogo a questo. La polizia ci ha sequestrato il cellulare e ci ha detto che avevamo fatto conoscere Danny Coppi a una donna. Lei lo sapeva che Simone Coppi non esisteva. Sentirla dire ‘Ho paura di Pamela Perricciolo' mi fa ridere. Abbiamo abitato insieme per anni, i miei nipoti la chiamano zia, mi sono tatuata ‘Sisters' perché per me era una sorella. Mi ha fatto male che abbia detto di aver denunciato i miei genitori che non c'entravano niente in questa storia”. Ma sono ancora tanti i punti neri che avvolgono l’intera e incredibile storia.