Pamela Prati dopo lo scandalo per le nozze con l'inesistente Mark Caltagirone vuole un cachet di 60 mila euro per andare in tv? Così ha raccontato Barbara D’Urso mercoledì scorso, spiegando perché la showgirl 60enne, annunciata, non era seduta sul suo divano nello studio di “Live - Non è la D’Urso”, raccontando il retroscena choc. Eppure Pamela sul suo profilo si difende e cita nelle IG Stories un articolo di Novella 2000 che dovrebbe, secondo lei, provare la sua ‘innocenza’. La Prati avrebbe anche revocato il mandato al suo avvocato, Irene Della Rocca, rea di aver chiesto il compenso alla produzione dello show di Canale 5 a sua insaputa.
“E’ arrivato un messaggio al produttore della trasmissione da parte dell’avvocato. Lì era spiegato che stava accompagnando Pamela Prati solo se sarebbe arrivata una cifra pari a decine di migliaia di euro. Non voglio utilizzare la parola ricatto, però nel momento in cui dici di voler venire in trasmissione senza voler lucrare. A questo punto quando sono arrivate queste richieste abbiamo rifiutato. Io non ho nulla contro Pamela. Vi dovevo delle spiegazioni, poiché l’avevo annunciata. Era giusto che vi mostrassi tutta la verità”, ha detto Barbara D’Urso al Live parlando con il suo pubblico. La cifra chiesta dal legale di Pamela Prati, come svelato da Dagospia, sarebbe stata 60 mila euro, a titolo di ‘risarcimento danni’ e non di cachet. Ma la soubrette non ci sta. Pare abbia revocato il mandato al suo avvocato.
Pamela Prati vuole un cachet di 60 mila euro per andare in tv? Così non sembrerebbe. La D’Urso ha raccontato quel che è accaduto, ma il popolare volto televisivo, all’indomani dei fatti, revoca il mandato al legale che avrebbe mandato il messaggio con la richiesta del cachet a molti zeri all’insaputa della sua assistita e senza alcuna autorizzazione da parte sua.
Il mistero si fa sempre più fitto. L’altro avvocato di Pamela Prati, Lina Caputo, ha sempre sostenuto che la partecipazione sarebbe stata a titolo gratuito, sottolineando pure che sarebbe stato interesse della 60enne mostrare privatamente alla D’Urso tutto il materiale con il quale era stata convinta dell’esistenza di Mark Caltagirone.
Intanto Irene Della Rocca, il legale a cui la Prati ha revocato il mandato, a Fanpage spiega in una lunghissima lettera che “i 60 mila euro erano a titolo di risarcimento danni”. Non per andare in tv per l'intervista, quindi. “Per una serie di volontari fraintendimenti, o di mancanza di comunicazione tra le varie parti coinvolte, la richiesta di risarcimento danni per la mancanza della liberatoria sulle immagini di precedenti partecipazioni a Live, per diffide già inoltrate da tempo al programma, è diventata, almeno per il pubblico, una richiesta di cachet da parte della signora Prati. La mia cliente non ha richiesto alcun cachet per la sua eventuale partecipazione alla trasmissione Live, soprattutto aveva chiesto di partecipare all'ultima puntata e quella svolta ieri non era assolutamente l'ultima puntata. Inoltre ieri sono state fornite al pubblico informazioni false sulla prevista partecipazione dei legali alla trasmissione, avendo la sottoscritta un impegno a Roma, per cui dovevo essere in città per le 17, quindi certamente non presente in puntata. Anche la Collega Caputo aveva impegni professionali in altre parti di Italia. Come avremmo potuto essere presenti in trasmissione resta un mistero”, spiega.
E ancora: “Vi sono stati molteplici scambi epistolari in cui è stata ribadita la fragilità della signora e la sua difficoltà a presentarsi in video, senza la rassicurazione che la conduttrice fosse empatica nei suoi confronti. Vi è anche un ultimo scambio in cui si chiarisce senza ombra di dubbio che la Signora Prati è entrata in macchina a sorpresa, senza che vi fosse un accordo con nessuno, in quanto la sottoscritta stava partendo alla volta di Roma. Era stato più volte richiesto verbalmente di rinviare ad altra data la eventuale partecipazione della signora, senza risposta”.
Irene Della Rocca poi afferma: “In ogni caso la produzione, al contrario di quanto dichiarato ieri, non ha pagato neppure il biglietto di ritorno a Roma alla signora Prati. Ieri la conduttrice ha dichiarato che il produttore ha ricevuto un messaggio in cui si diceva che la Signora doveva essere pagata altrimenti non sarebbe scesa dalla macchina. Lo stesso messaggio sarebbe partito dal mio cellulare, ma io non l'ho scritto e non lo ritrovo, pur avendone avuto visione. In ogni caso il messaggio è ampiamente superato dalla mail in cui si chiarisce che se la signora vuol rientrare a Roma io non posso impedirlo. Si chiarisce anche la disponibilità, si ribadisce sempre a titolo gratuito, senza cachet, non richiesto mai, alla presenza nell'ultima puntata, se fosse finito l'attacco ingiustificato da lei subito in questi mesi. Tanto si doveva per amore di precisione”.