- La showgirl 38enne rivela tra le lacrime che Michelino non è migliorato
- “Mi sento impazzire. Non riesco a perdonarmelo. Mio figlio sta pagando per una decisione che ho preso io”
Paola Caruso non si dà pace. Piange, è disperata in tv. A distanza di poco tempo torna a Verissimo per parlare del grave problema del figlio di 4 anni, a cui è stato lesionato il nervo sciatico con una semplice iniezione per curare un’influenza mentre era in vacanza in Egitto con lei. Tutto è accaduto a novembre 2022. “Il danno è permanente - confessa tra le lacrime - Mio figlio dovrà portare il tutore per sempre”.
La showgirl 38enne è annientata dal dolore. “Sono passati tre mesi dal 22 novembre 2022, abbiamo fatto questa settimana la visita cruciale, aspettavamo di capire se c’era un miglioramento. In questi tre mesi ha ripreso l’uso della gamba, quindi la gamba la muove. Avrebbe dovuto con la terapia avere una ripresa del 50 per cento: questa cosa non è successa. Non ha ancora la sensibilità alla gamba dal lato esterno, il piede non lo muove, si sta storcendo il piede, si sta storcendo l’anca. Deve stare sempre con il tutore, perché non muove il piede, anche se la gamba la muove”, racconta.
La Caruso non riesce a calmarsi mentre rivela il suo calvario e quello del piccolo: “Mio figlio mi chiede, mamma non lo devo portare tutta la vita, vero? Io gli dico di no, ma gli sto dicendo una bugia. Mi sento di impazzire, un dolore così”.
“Non essendo migliorato il piede significa che è un danno permanente, l’unica cosa che possiamo fare per aiutarlo è un’operazione, io non riesco a perdonarmi, perché mi sono fidata di quel medico… Mio figlio era sano, era un bambino in salute. Non avrò mai giustizia per mio figlio, avrà una vita rovinata!”, sottolinea ancora devastata l’ex Bonas di Avanti un altro.
Paola ha una piccola speranza: un’operazione che Michelino potrebbe fare negli States: “Ho parlato con questi dottori, negli Stati Uniti c’è la clinica neurologica migliore del mondo, dove dovrebbero esserci dei dottori bravissimi. Andiamo lì a fine marzo, per un consulto. Ho una possibilità per cercare di salvarlo e non posso sbagliare di nuovo: lui sta pagando una cosa che ho deciso io”.
Il figlio, intanto, nonostante sia piccolo, ha già adottato un atteggiamento diverso purtroppo. “Lui è sempre più indurito, fa male vederlo che è già provato dalla vita. Non si sa esprimere, lo vedi che non è spensierato. Io davanti a lui sono sempre forte, ma non so come devo fare. Sto pregando mio papà che mi dia la forza ogni giorno. Questi dottori mi hanno detto che devono essere realisti, mi hanno detto: ‘Lei deve smetterla di pensare che si risolverà perché farà male a lei al suo bambino, può solo un po’ migliorare’”, precisa la Caruso.
Il padre del bimbo, Francesco Caserta, è assente. Paola confida: “Mi ha fatto una telefonata due settimane fa, dicendomi: ‘Ah ma state bene, mi hanno detto che il bambino correva’…”. Immediatamente però aggiunge: “Vuoi odiarmi, odiami, vuoi odiare il bambino, siamo all'inverosimile, ma in un momento come questo, aiutami, con la famiglia che potrebbe fare qualsiasi cosa!”.
Paola Caruso non sa ancora se farà causa al medico del resort che ha fatto l’iniezione al figlio: “Dovrei fare una causa in Egitto, dove ci sono leggi diverse, chissà poi quanto mi costa, non so come vanno le cose, vado a fare una cosa e ci rimetto dei soldi in questo momento, non ho l'aiuto niente, ero andata lì a lavorare, perché dovevo promuovere questo posto, è anche un villaggio di italiani, dovevo essere tutelata”.