Paola Perego durante "Parliamone Sabato", il contenitore pomeridiano che conduce su Raiuno, ha lanciato un tema sulle donne alquanto discutibile: "La minaccia arriva dall’Est. Gli uomini preferiscono le straniere: sono rubamariti o mogli perfette?”.
La conduttrice, prendendone palesamente le distanze, ha mostrato una classifica stilata dal sito Oltreuomo in cui si elencano i motivi per cui gli uomini dovrebbero scegliere le donne dell'Est Europa come fidanzate: dopo il parto tornano subito in forma, sono sempre sexy, perdonano il tradimento, sono disposte a far comandare il loro uomo, sono casalinghe perfette, non frignano, non si appiccicano e non mettono il broncio.
Fabio Testi, ospite di Paola Perego, ha rincarato la dose dichiarando: "Se per caso l’uomo italiano ha qualche difficoltà nell’approccio finale con la donna, la brutta figura la fa l’uomo. Mentre se una donna russa vede che l’uomo non riesce a ottenere l’orgasmo, è lei che si sente in colpa. La femminilità esce in un altro modo".
Come se non bastasse, la Perego, rivolgendosi proprio a Testi, ha fatto una gaffe: "Tu hai avuto storie con donne dell'Est meravigliose: Anita Ekberg, per dirne una". L'attore però ha precisato: "Non era tanto dell'Est: era svedese. Era nordica".
Non c'è voluto molto perché scoppiasse la polemica sui social. In tanti chiedono che la conduttrice e gli autori del programma vengano sollevati dai loro incarichi.
Lucio Presta, manager e marito della Perego, su Twitter ha ironizzato: "Spero che Paola sia cacciata da Raiuno anche a malo modo, così tutte le donne dell'Est-Ovest-scrittrici e giornaliste saranno salve".
Mentre il direttore di Raiuno Andrea Fabiano si è scusato pubblicamente: "Gli errori vanno riconosciuti sempre, senza se e senza ma. Chiedo scusa a tutti per quanto visto e sentito a #Parliamonesabato".
Sulla faccenda è intervenuta anche il Presidente della Rai Monica Maggioni: "Non ho visto la puntata, lo sto scoprendo dai siti. Quello che vedo è una rappresentazione surreale dell'Italia del 2017: se poi questo tipo di rappresentazione viene fatta sul servizio pubblico è un errore folle, inaccettabile - ha dichiarato - Personalmente mi sento coinvolta in quanto donna, mi scuso. Ogni giorno ci interroghiamo su quale immagine di donna veicoliamo, su come progredire, uscire dagli stereotipi. Poi accade un episodio come questo: il problema non è una battuta inconsapevole, ma la costruzione di una pagina su un tema del genere: è un'idea di donna che non può coesistere con il servizio pubblico". "Per prima cosa - ha sottolineato la Maggioni - mi scuso. Poi come azienda cercheremo di capire come è nata una pagina di questo tipo".