Anna acqua e sapone gioca a nascondino nel centro di Roma. Sorpresa in compagnia del suo nuovo amore, l’imprenditore romano Stefano Ricucci, a due passi da piazza Navona, la bella Falchi in versione no-global cerca di sottrarsi all’impertinente flash di Rino Barillari. E soprattutto cerca di non farsi immortalare a fianco del suo paffuto fidanzato. Anna manda avanti Stefano, «vai, amore, vai», s’appoggia avvilita sul tettuccio di una macchina con la testa tra le braccia, cerca passaggi in auto con altri amici pur di far perdere le sue tracce.
Tutto inutile, il grande Barillari realizza la fotocronaca di quella che doveva essere una romantica cenetta a due ed è finita in un mordi e fuggi via... dal reporter. E’ mezzanotte e trenta, in via Zanardelli rallenta una Mercedes scura con tanto d’autista. Scende un uomo in jeans scoloriti, giacca blu e maglietta bianca, e scende una biondona senza un filo di trucco in pantaloni mimetici (per la serie: non voglio non esser vista) e maglietta aderente rossa. Ma sì, è la Falchi col suo nuovo uomo.
«Oddio, no», sbuffa lei non appena s’accorge del paparazzo. Avrebbe desiderato un po’ d’intimità, qualche affettuosità da scambiarsi al tavolo con Stefano, come all’Argentario. E invece, addio voglia di carezze. Stefano e Anna entrano nel ristorante "Bramante" affollatissimo e cercano un tavolo il più tranquillo possibile. Volevano passare inosservati? Impossibile, tutti la riconoscono e si girano a guardarla, terribile essere osservati mentre si mangia. E poi, chi t’incontra, Anna, da "Bramante"? L’ex cognata Vanessa Biaggi. Ma sì, la sorella di Max, un tempo suo fidanzato.
Fuori dal ristorante, ricomincia l’inseguimento. «Ancora Barillari», impallidisce Anna. «Vai avanti, amore», e lei resta due passi indietro con l’aria imbronciata. Camminano in fila indiana, fingendo di ignorarsi. A piazza Febo, Anna incontra il produttore Ciro Ippolito e si lancia tra le sue braccia. Cerca di perdersi tra la folla, controllata a vista dal suo Stefano. Non resta che arrendersi e tornare a casa insieme, l’autista col Mercedes è sempre lì che aspetta.