Ad agosto il ritiro dalle scene. Poi le prime dichiarazioni in cui raccontava di soffrire di attacchi di panico. Dopo alcuni mesi di silenzio, Patty Pravo è tornata a parlare sulle pagine di Gente, per dire che finalmente è tornata dall'inferno: "Finché una mattina mi sono alzata, ho aperto la porta della camera e mi sono infilata in cucina. Nella dispensa - ha raccontato - c'erano solo un cartone di latte e dei Pavesini, ho iniziato a mangiare e sono tornata a vivere".
La cantante ha poi rivissuto quel tragico momento in cui la malattia si è scatenata con tutta la sua violenza: "Mi si è chiusa la gola, non riuscivo più a respirare. Non capivo niente, ero in uno stato di totale incoscienza. Ricordo che mi sono detta: Basta, è finita. Ho creduto di morire".
"Non dormivo più, i farmaci erano come acqua, le notti interminabili, a fissare il soffitto credendo di impazzire. La sera - ha proseguito la cantante - salivo sul palco divorata dalla stanchezza e dall'ansia". Così ha deciso di fermarsi: "Mi sono chiusa in camera, al buio, i telefoni spenti - ha raccontato - Ho passato giorni interi stesa a letto, senza pensare né parlare, senza riuscire a piangere o a toccare cibo".
Molte le dimostrazioni d'affetto ricevute dai colleghi mentre stava male: "Solo maschi, purtroppo. Renato Zero, Al Bano, Vasco. Sono contenta di sapere che sta meglio anche lui, quelli come noi hanno la scorza dura". "Più di tutti - ha continuato - mi hanno commosso i tanti ragazzi che mi hanno scritto. Ho ricevuto qualcosa come dieci mila email. Quelle parole, che ho letto una per una, sono state e sono uno stimolo per guardare avanti".
La Pravo poi ha confermato l'intenzione, già rivelata un paio di mesi fa, di volersi dedicare al volontariato: "Da quando ho ripreso le forze, ho un pensiero fisso: voglio partire per l'Africa con Gino Strada (il fondatore di Emergency ndr), aiutare sul campo chi sta peggio di noi. Dopo aver ricevuto tanto, credo sia giunto il momento di dare. Ai bambini soprattutto. Io adoro i bambini, a volte me ne vado fuori dalla nursery dell'ospedale del Bambin Gesù a guardarli nelle loro culle".
Ma lei mamma non lo è, figli suoi non ne ha avuti : "Non sarei stata una buona madre - ha spiegato Patty Pravo - Sarebbe cresciuto disadattato, pieno di problemi. La mia vita era troppo movimentata per un bambino".