- La conduttrice 73enne ha improvvisamente perso la vista da un occhio
- E’ stata operata, ma dovrà fare altri interventi
- Nel frattempo il 15 settembre tornerà al timone di ‘Domenica In’
Mara Venier a pochi giorni dal ritorno in tv ha parlato per la prima volta di quello che le è successo quest’estate, un vero trauma.
La conduttrice 73enne, che da domenica 15 settembre sarà nuovamente al timone di ‘Domenica In’, ha spiegato a ‘Il Corriere della Sera’ perché è finita in sala operatoria e perché dovrà tornarci altre due volte.
A luglio ha improvvisamente perso la vista, non ha capito subito cosa stava accadendo,
“Avevo cominciato da poco a girare il film di Ferzan (Ozpetek, ndr), avevo dei fastidi all’occhio, vedevo male ma pensavo fosse colpa degli occhiali sempre sporchi”, ha spiegato al quotidiano.
“Non ci ho fatto caso, non gli ho dato peso, è stato un errore mio, se avessi capito subito che qualcosa non andava avrei guadagnato tempo”, ha aggiunto.
Quindi ha svelato per la prima volta la diagnosi: “Un’improvvisa emorragia alla retina dell’occhio destro che nel giro di 5 giorni si è espansa sempre di più. Un lunedì sera guardando la tv mi sono resa conto che vedevo solo metà televisore, ho chiuso l’occhio sinistro e mi sono accorta che non vedevo niente: tutto scuro, tutto nero. La mattina dopo ero già in sala operatoria”.
La strada è ancora lunga: “Pochi giorni fa ho fatto la terza operazione, me ne aspettano altre due. È una cosa lunga, sperando di riguadagnare la vista. Ora vedo qualcosa, ma ancora molto sfuocato. Sono in buone mani, ma è stato un trauma”.
Il suo umore al momento non è dei migliori ma sta cercando di distrarsi: “Mi ha aiutato l’impegno nel film di Ozpetek, dal punto di vista psicologico lavorare mi ha fatto bene, mi ha spinto a reagire e andare avanti”.
“Per due volte sono stata operata e il giorno dopo ero sul set. Si addiceva al personaggio, con gli occhiali, sempre dimessa e struccata. Perfetta per il ruolo (sorride, ndr)”, ha continuato.
Non sa quale sia la causa del problema: “Ho fatto analisi, controlli, tac, ma a oggi non abbiamo capito perché è successo. Io penso ci sia una componente di stress”.