- Il 43enne in passato ha mostrato i propri averi, non lo farebbe più
- Il riferimento è probabilmente alla rapina subita alcuni anni fa vicino Como
- Oggi Francesco vive in Svizzera e spiega perché ha sbagliato
Francesco Facchinetti ha ammesso di essersi pentito amaramente di aver ostentato la propria ricchezza in passato.
Il manager 43enne, figlio di Roby Facchinetti dei ‘Pooh’, ha voluto fare una riflessione su chi mette in mostra i propri soldi, magari sui social.
Ha spiegato che in passato anche lui è caduto in questa trappola, che gli è costata molto cara. Il riferimento sembra essere, forse, alla rapina subita in villa quando abitava a Mariano Comense.
In una Instagram Story, il 43enne, sposato con Wilma Helena Faissol, madre dei suoi figli più piccoli (ne ha due con lei e un’altra, Mia, con l’ex Alessia Marcuzzi), ha affermato che chi ostenta i propri averi ha “seri problemi”.
“Ostentare la propria ricchezza è da stupidi con la sindrome di Napoleone. L'ho fatto in passato e me ne sono pentito amaramente”, ha affermato.
“Lo è per 2 motivi principali”, ha poi aggiunto.
Quindi ha spiegato: “Primo, ostentare non è godere dei propri soldi che una persona ha guadagnato ma è voler far vedere agli altri quello e quanto si ha. Capite bene che chi fa questo ragionamento ha dei seri problemi di autostima, insicurezza e cerca accettazione, attenzione e nella stragrande maggioranza dei casi chi fa così soffre di narcisismo”.
“Secondo, ostentare mette in pericolo te e la tua famiglia, le persone che ami e che dovresti invece proteggere. E ve lo dice una persona che ha subito furti, rapine e rapimenti”, ha concluso.
Nel 2020 nel reality show di famiglia, Facchinetti e la moglie avevano raccontato del grande spavento della rapina subita in villa in provincia di Como.
Wilma era stata malissimo dopo l’accaduto. Aveva rivelato: “Ho avuto otto giorni di vomito e mal di pancia, avrò perso 5 chili”.
Più avanti lo stesso Francesco aveva fatto sapere che l’incidente lo aveva spinto a trasferirsi in Svizzera, a Lugano.
Aveva raccontato: “Per chi si domanda perché siamo andati a vivere in Svizzera è perché io non voglio crescere i miei figli in un Paese dove non possono essere liberi, non possono uscire di casa. Dove ho paura di farli andare al parchetto, ho paura a farli giocare al campetto vicino casa. In un Paese dove ho paura di lasciare mia moglie da sola a casa, ho paura di lasciare i miei figli a casa con mia moglie”.
“Non voglio più questo: allucinante!”, aveva concluso.