- L’attrice e conduttrice 44enne spiega i motivi della sua decisione di vita
- Abita in una villa col figlio Isal, 15 anni, e tre cani: Gina, Zelig e Tokio. C’è anche la tata Gina
Vanessa Incontrada si sente una donna libera di fare le sue scelte. Lo confessa a Grazia, che le regala la cover del settimanale. La conduttrice e attrice 44enne parla della sua famiglia d’origine, rivela pure come mai risiede in una piccola cittadina toscana, svelando per la prima volta perché ha scelto di vivere a Follonica, comune italiano di 20272 abitanti della provincia di Grosseto, guardando il mare.
“Abito a Follonica, in collina. La mia casa guarda il mare, è circondata dagli olivi e da un bosco. Quest’anno ho voluto prendermi quattro mesi interi senza lavoro per godere di quella quotidianità che mi mancava da anni. In casa ci sono mio figlio Isal, che ha 15 anni, i cani, il barboncino Gina, e due golden retriever, Zelig e Tokio, e Gisella, che vive con noi da quando è nato Isal e gestisce tutto: la famiglia e la casa”, racconta Vanessa.
Poi la Incontrada chiarisce il motivo che l’ha portata ad abitare lì e non in città più grandi come, ad esempio, Milano o Roma, dove spesso si trova per lavoro. “Sono nata a Barcellona, ma quando avevo 6 anni ci siamo trasferiti a Follonica, dove ho fatto tutte le elementari. Poi i miei genitori sono tornati a Barcellona, dove ho fatto le medie e lo scientifico. Ma a 16 anni avevo già cominciato a lavorare nella moda. Un mestiere che mi dava l’opportunità di viaggiare e vivere tante città e culture diverse. Però Follonica mi era rimasta nel cuore”, spiega.
Padre Italiano e mamma spagnola, non rinuncia a nessuno dei due passaporti che ha. “Mi sento italo-spagnola”, sottolinea Vanessa. Sui genitori confida: “Mia madre, di Barcellona, una donna veramente forte, che ha fatto moltissimi lavori. E mio padre, romano di borgata, un uomo iper liberale, aperto, che amava viaggiare ed è stato molto presente nella mia infanzia. Si sono separati quando avevo 12 anni".
I due, che si sono conosciuti a Roma, facevano pupazzi di pezza: “Li vendevano in giro per i mercati. Proprio per questo ci eravamo trasferiti in Italia, perché mio padre con un suo caro amico di Follonica aveva fondato un’azienda che produceva pupazzi, e la mia mamma aveva iniziato a lavorare con lui. Poi, quando siamo tornati a Barcellona, mio padre ha continuato a fare l’artigiano e vendere nei mercati e nelle fiere, mentre mia madre ha lavorato come assicuratrice, poi abbiamo avuto un ristorante a Barcellona, e adesso lei si dedica a fare quello che ha sempre sognato. Sta scrivendo un romanzo. In passato ne avevamo scritti due insieme”. La donna ha un’editore eccezionale: “Mia sorella Alice e suo marito a Barcellona hanno un’importante casa editrice, la Blackie Books. Spero proprio che siano loro a pubblicarla. Il suo romanzo deve restare in famiglia!”.
La Incontrada è molto attaccata alla madre e al padre. Dopo l’addio, ora i rapporti tra ex coniugi vanno bene: “Passati gli attriti della separazione adesso va tutto bene. Mia madre è tornata a vivere a Barcellona, mio padre abita a Follonica. Quando lei viene a trovarmi mangiano tutti e due da me. C’è complicità e ironia tra loro, un linguaggio e un modo specifico che mi fa ridere. Mi piace vederli insieme. Poi, di fatto, io e mia sorella ci siamo suddivise i genitori: in Spagna lei si occupa della mia mamma, in Italia io del mio papà”.