''Piangevo ed ero terrorizzato'': l’attore protagonista di Dawson’s Creek ha raccontato la scoperta del cancro

  • Il 47enne è sposato con due figli, ad agosto ha saputo di avere un cancro al terzo stadio
  • Ora nel programma tv ‘Good Morning America’ ha spiegato come ha reagito

James Van Der Beek ha vissuto un momento di grande commozione durante una nuova intervista rilascia a “Good Morning America”, dove ha parlato della sua diagnosi di cancro al colon-retto.

L'attore, famoso in tutto il mondo per essere stato il protagonista della serie tv “Dawson's Creek”, ha condiviso le sue emozioni a pochi giorni dall'inizio del trattamento per il cancro al terzo stadio. Sebbene la diagnosi sia arrivata lo scorso agosto, Van Der Beek ha scelto di renderla pubblica solo questo mese.

James Van Der Beek, 47 anni, ha parlato a 'Good Morning America' della scoperta del tumore al colon-retto

“Fisicamente sto alla grande. Mi sento davvero bene. Emotivamente, sapete, è una cosa pesante. È davvero un lungo percorso”, ha fatto sapere il 47enne.

Ha poi ricordato il momento in cui ha scoperto la diagnosi e il senso di smarrimento che ne è seguito: “Ero sotto shock. Facevo quello che pensavo fosse giusto... Ero in ottima forma cardiovascolare, mangiavo quello che credevo fosse sano. Avevo progetti determinati per l’anno, per le successive settimane e mesi. E la realtà che tutto questo sarebbe cambiato, prendendo una direzione completamente diversa... mi è sembrato un incubo, onestamente, un incubo da cui non riuscivo a svegliarmi. È pesante”.

L'attore ha reagito bene, ma ha avuto anche momenti in cui ''piangeva ed era terrorizzato''

Nonostante lo sconvolgimento iniziale, Van Der Beek ha poi trovato forza nel suo ottimismo e nel sostegno della moglie Kimberly e dei loro sei figli. “Appena ho ricevuto la diagnosi, mi sono detto: 'Ok, questo aggiungerà molti anni felici alla mia vita'”, ha sottolineato.

James ha spiegato come questa prospettiva lo abbia spinto a cambiare radicalmente il suo approccio alla vita: “Farò cambiamenti che altrimenti non avrei mai fatto e tra trent’anni dirò: ‘Grazie a Dio che è successo’. Così mi sono chiesto: cosa posso fare adesso per far sì che sarà proprio così?”.

James con la moglie Kimberly e i loro sei figli

Tuttavia ha ammesso di aver ovviamente vissuto momenti difficili: “Il 90% delle volte ho mantenuto questa mentalità, ma per il 10% ero un disastro, piangevo ed ero terrorizzato.