''Abbiamo vinto la causa, riceverai 277mila euro'': la showgirl Randi Ingerman truffata dalla sua avvocata, l'assurda vicenda

  • La legale si sarebbe “resa infedele ai propri doveri professionali arrecando danni alla sua assistita”
  • Serena Grassi rinviata a giudizio: alcune cause non le avrebbe neppure avviate, facendole credere il contrario

E’ una vicenda assurda, ma assolutamente vera. La showgirl, attrice e modella Randi Ingerman sarebbe stata truffata dalla sua avvocata. Abbiamo vinto la causa, riceverai 277mila euro, le avrebbe assicurato, ma era tutto falso. Alcune cause le aveva perse, altre nemmeno avviate. La legale si sarebbe resa infedele ai propri doveri professionali arrecando danni alla sua assistita. Per questo Serena Grassi è stata rinviata a giudizio dalla Procura di Brescia. Lo riporta il Corriere della Sera.

''Abbiamo vinto la causa, riceverai 277mila euro'': la showgirl Randi Ingerman truffata dalla sua avvocata, l'assurda vicenda

“Tranquilla, diceva l’avvocatessa alla sua cliente attrice Randi Ingerman, abbiamo vinto la causa contro la banca e il Tribunale civile di Milano in questa sentenza ti ha riconosciuto 277.000 euro di risarcimento. Tranquilla, assicurava l’avvocata alla 56enne showgirl alle prese con problemi personali, adesso abbiamo trascinato in giudizio anche una clinica, ed è messo bene pure un ricorso all’Inps. Peccato fosse vero niente, perché (nei migliori di questi casi) le cause nemmeno erano state avviate, e (nei peggiori invece di questi casi) le cause erano state intentate davvero dalla legale ma erano state perse, scrive il quotidiano, dando risalto alla incresciosa vicenda che coinvolge la famosa 56enne.

“Per nascondere la realtà l’avvocata, secondo i magistrati che ora ne chiedono il processo, le mostrava apparenti sentenze del Tribunale: che però erano contraffatte. La 45enne è così finita sotto indagine, dopo la denuncia di Randi, assistita dall’avvocato Davide Steccanella. Quale legale della Ingerman la Grassi si sarebberesa infedele ai propri doveri professionali arrecando danno alla sua assistita, facendole credere in più occasioni, anche mediante la formazione di provvedimenti giurisdizionali falsi, di aver instaurato procedure giudiziarie in suo favore, in realtà mai avviate o, seppur avviate, definite con esito diverso da quello comunicatole”. Il pm Giovanni Tedeschi ha appunto chiesto il rinvio a giudizio della legale.