- “Sono scelte che uno fa in base a quello che sente e che reputa più onesto”
- Il 51enne felice con Rocìo Munoz Morales: "Ci capiamo molto, abbiamo una grande stima”
Raoul Bova si racconta sulle pagine di Chi, che all’attore regala la copertina del settimanale. Parla anche sella sua ex moglie, Chiara Giordano, con cui si è sposato nel 2000. La coppia ha avuto due figli, Alessandro Leon, nel 2000, e Francesco, venuto al mondo nel 2001. Dopo 13 anni il 51enne ha deciso di separarsi: spiega il perché dell’addio.
Quando gli si domanda perché abbia costruito due famiglie, pur pagando un prezzo un prezzo altissimo, Raoul non ha dubbi nel chiarire. Lasciò Chiara per intraprendere una relazione con la sua attuale compagna 34enne, Rocìo Munoz Morales, da cui ha avuto Luna, nel 2015 ed Alma, nel 2018.
Bova al giornale precisa: “Sono scelte che uno fa in base a quello che sente e che reputa più onesto. C’è chi vive doppie o triple vite e vive bene. Io ho passato un momento in cui ho capito che dovevo cercare di più me stesso e, quindi, essere onesto con quello che era il mio sentimento. Era la cosa più corretta in quel momento”.
Poi su Rocìo, conosciuta sul set del film “Immaturi il viaggio” nel 2013, l’artista dice: “Io e Rocío ci capiamo molto, abbiamo una grande stima e un grande amore. Ci sono dei meccanismi che, spesso, portano a non avere il controllo e allora bisogna un po’ riprendersi, parlarsi, guardarsi negli occhi. Mettere la nostra vita al primo posto. Non è sempre facile, non è matematico. Bisogna ridare una calibrata al rapporto anche per capire dove si sta andando, cosa si vuole fare. Quali sono i punti d’arrivo e quali sono gli step di una coppia. Se non ci si pongono dei traguardi, la relazione diventa un po’ stantìa”.
Raoul Bova aggiunge: “Bisogna essere complici fino a quando uno ce la fa: quando ti troverai di fronte a un bivio dovrai fare delle scelte, ma si faranno con grande amore per la coppia e per i figli. I figli nascono perché prima è nata la coppia, per questo la coppia va sempre tutelata e resa viva”.