- L’attrice e conduttrice 36enne svela la sua precisione quasi maniacale
- Legata da anni a Raoul Bova, madre di Luna e Alma, 9 e 6 anni, è molto diversa dall’attore
Rocio Munoz Morales si racconta sulle pagine di Grazia, che le regala la copertina. Parla del ritorno a teatro, con la piéce Il cappotto di Janis di Alain Teulié, della sua forza e le sue fragilità, dell’amore per Raoul Bova, da cui ha avuto Luna e Alma, 9 e 6 anni. Svela anche la sua precisione quasi maniacale. Il suo armadio sembra quello di “un serial killer”, parole sue. L’attrice 36enne svela di avere “manifestazioni di un disturbo ossessivo compulsivo”. Lo fa senza alcun filtro.
E’ sempre stata esigente con se stessa, come era anche il padre scomparso, un punto fermo della vita che le manca ogni giorno. Quando le si domanda se sia perfezionista ed esigente pure tra le quattro mura, la spagnola confida: “Il mio armadio sembra quello di un serial-killer: tutto ordinato perfettamente per colori, tessuti, gli abiti sono appesi con le stampelle nella stessa direzione e alla stessa distanza. Per non parlare dei miei copioni dopo averli studiati: colorati in maniera maniacale, con frecce, disegni e grafia perfetta”.
“Sono un po' fissata, sono manifestazioni di un disturbo ossessivo compulsivo. Ho provato a superarlo: qualche anno fa la terapista mi ha proposto di mettere gli abiti un po'a caso, di sforzarmi a non farci troppo caso. Ci ho provato, ma poi stavo troppo male”, aggiunge Rocio.
Nella sua famiglia la Munoz Morales si è dovuta adeguare: “A casa, con due bambine, due cani e un uomo completamente diverso da me, sono diventata tollerante. Raoul è l'opposto di me, disordinato e poco attento: è stato troppo coccolato dalle donne della sua famiglia. Io e lui siamo un po' come il bianco e il nero”.
Su Bova, a cui è legata da 11 anni, dice: “Il nostro è un amore che non diamo mai per scontato. A volte il nostro lavoro ci fa vivere lontani e sentiamo spesso la mancanza dell'altro. Certo, come in tutte le coppie, anche noi abbiamo incomprensioni, momenti di crisi. Però alla base ci sono valori comuni e c'è un amore profondo con la sensazione di poterlo rendere ancora un po' più grande ogni giorno”.
Rocio ha preso la nazionalità italiana, oltre a quella spagnola che ha per nascita, rivela il motivo: “E' una decisione personale, di cui non ho parlato. La verità è che sono fiera di essere spagnola, ma mi sento anche italiana. Ero molto giovane quando sono arrivata qui, avevo 25 anni e ho vissuto nel vostro Paese anni fondamentali della mia formazione. Ho preso la nazionalità italiana non solo perché ho un uomo e due figlie italiane, ma perché mi sento infinitamente grata a questo Paese che mi ha accolta e dato molto”.