Voleva esserci nel processo Ruby che vede indagato Silvio Berlusconi, non è accaduto. Stamani la chiacchierata Karima El Mahroug, in arte Ruby Rubacuori, la ragazza al centro dello scandalo Bunga Bunga, è arrivata al Tribunale di Milano per testimoniare al processo 'Ruby bis' a carico di Lele Mora, Nicole Minetti ed Emilio Fede. La giovane marocchina, convocata dai giudici della V Sezione Penale, si è presentata accompagnata dal suo compagno Luca Risso e dai suoi due avvocati, Paola Boccardi e Daniela Damiano.
Ruby ha spiegato di essere arrivata alla corte di Lele Mora dalla Sicilia: "Sapevo che era molto famosa e volevo incontrare il proprietario, la mia speranza era lavorare nel mondo dello spettacolo e della moda. Mi hanno chiesto delle foto e ho dato quelle del mio profilo Facebook. Ho detto che avevo dimenticato i documenti, come nome ho dato quello di Ruby, preso da una telenovela, e come congnome Eiek, che è quello di una cantante. Ho detto di avere 19 o 20 anni".
Sulle serate a cui ha partercipato, ha poi spiegato: "Sono arrivata davanti alla villa ad Arcore e quando ero fuori dalla macchina mi è stato detto che era la villa del presidente del Consiglio, ero sorpresa, non mi sembrava vero, e lui si è presentato all'ingresso e io mi sono presentata con il nome di Ruby", inventandosi "una parentela con Mubarak". Quella sera era stata chiamata da Lele Mora e pensava di dover andare per una serata alla discoteca Hollywood. Il 14 Febbraio 2010, "Silvio Berlusconi mi diede una busta con 2/3mila euro". Durante quella festa ormai nota, "le ragazze si avvicinavano in modo sensuale mentre facevano i loro balletti, ma non ho mai visto contatti fisici". Ruby ha anche precisato: "Ho visto Nicole Minetti vestita da suora, che a un certo punto, mentre ballava, si è tolta i vestiti ed è rimasta in biancheria intima". Marysthell Polanco, invece, si travestì da "Obama e da Ilda Boccassini, con una parrucca rossa e con la toga". Le altre ragazza, invece, "da infermierine sexy e da dottoresse". Nella sala del Bunga Bunga "c'era anche un palo della lap-dance".
"Silvio Berlusconi mi aveva chiesto se mi faceva piacere il suo aiuto", ha detto ai magistrati. Il 15 febbraio, il giorno dopo la 'prima volta', Ruby ha raccontato di aver ricevuto una telefonata dall'ex premier in cui il Cavaliere la invitava, se le faceva piacere, a tornare "il week end successivo".