Sebastiano Riso, regista del film sull'utero in affitto, "Una famiglia", con protagonista Micaela Ramazzotti, presentato a Venezia 74, ha subito un'aggressione omofoba nell'androne della sua casa a Roma. E' stato picchiato duramente da due uomini: calci, pugni e insulti a non finire.
L'aggressione omofoba di Sebastiano Riso è stata fulminea, non è riuscito a difendersi. Soccorso da un'ambulanza e alcuni passanti, è stato trasportato immediatamente all'ospedale Fatebenefratelli sull'Isola Tiberina. Medicato, ha avuto una prognosi di dieci giorni per una contusione all'addome e un trauma allo zigomo con l'interessamento di un occhio.
"Sul viso, nello stomaco e all’altezza dello sterno. Ieri sono stato colpito tre volte, e tre volte mi sento attaccato: come omosessuale, come regista e come persona", ha detto Sebastiano Riso, vittima dell'aggressione omofoba.
"Come omosessuale perché, mentre mi colpivano, mi rivolgevano insulti omofobi - ha aggiunto il regista - Come regista e come persona perché quegli insulti facevano riferimento a tematiche affrontate nel mio ultimo film, come la possibilità per le coppie gay di formare una propria famiglia, e perché la violenza è stata esercitata contro la mia inclinazione a esprimere me stesso anche e soprattutto attraverso il mio lavoro. Nonostante la paura e la rabbia, che ancora provo a distanza di qualche ora, sono sicuro che continuerò a farlo, come e più di prima".
Sebastiano Riso ha ricevuto la solidarietà di migliaia di persone. Il popolo del web si è indignato per l'estremo episodio di violenza subito. Tra tanti, anche i messaggi dei vip. Martina Colombari, pubblicando la locandina del suo film, ha scritto: "Io sto con @risosebastiano #dirittiuniversali #noomofobia #senzaparole".
Tea Falco ha commentato con un lungo post: "Io sono senza parole, in che paese viviamo? Il mio amico regista @sebastianoriso oggi è in ospedale dopo aver fatto un film che tratta il tema dell'adozione clandestina, utero in affitto. Per quale motivo io dico 2 persone dovrebbero andare sotto casa sua e picchiarlo? E dirgli: "Fro*i non avrete mai bambini"? Da premettere che ognuno è libero di esprimere le proprie idee ma non di picchiare aggredire, far spaventare un uomo che per due anni lavora per un progetto ed esprime il suo punto personalissimo sul tema. Puoi dire che non sei d'accordo, non vedere il film, ma perchè picchiare?" .
"Non fate altro che alimentare l'odio e la violenza. Invece di capire l'amore. Ignoranti, ignoranti, ignoranti", ha sottolineato Matilda De Angelis.