- La giornalista ha parlato di quanto successo l’altro giorno nel programma ‘Da noi… a ruota libera’
- Per Selvaggia, Lippi ha detto cose molto brutte, ma forse potrebbe avere delle attenuanti
- L’esperienza fatta col padre l’ha portata ad essere più accomodante con le persone in là con gli anni
Selvaggia Lucarelli ha detto la sua su quanto successo l’altro giorno nel programma di Francesca Fialdini ‘Da noi… a ruota libera’. Qui il conduttore 77enne Claudio Lippi, ospite dello show, ha fatto una battuta che ha portato il gelo in studio. Ha, sebbene scherzosamente, paragonato un ragazzo italo-brasiliano con una pettinatura particolarmente voluminosa, seduto in prima fila tra il pubblico, ad un primate. Subito la Fialdini ha cercato di cambiare argomento per evitare che la situazione potesse peggiorare. Ma veniamo al commento della giudice di ‘Ballando con le Stelle’.
Selvaggia sul social ha scritto: “Claudio Lippi, 77 anni, ha detto delle cose molto brutte. Poi io credo onestamente che quando ha fatto la battuta al ragazzo brasiliano sul fatto che sembrasse un primate l’abbia detto per la pettinatura buffa”.
Eppure la Lucarelli ha poi argomentato il suo pensiero concedendo forse alcune attenuanti al comportamento di Lippi. La sua esperienza con il papà, che si è trasferito a vivere con lei a Milano da qualche tempo, l’ha infatti portata ad avere una visione un po’ diversa delle differenze intergenerazionali. “Vivere con una persona di quasi 90 anni - mio padre - ha allargato molto l’orizzonte delle cose che pensavo di sapere. In casa apparteniamo a quattro generazioni diverse (18, 33, 48, 88 anni) e ognuno di noi è figlio di un’epoca diversa. Mio padre di un’epoca profondamente diversa. Mio padre è laureato, un uomo profondamente colto […] Però non ha la grammatica del nostro tempo. Ogni tanto dice delle cose abbastanza spaventose senza accorgersene”, ha fatto sapere.
“Ha chiesto se serviva l’elefante a un ristoratore indiano, se dormiva in una casa a un ragazzo di colore che ci voleva vendere dei libri, ogni tanto ci mette in imbarazzo in pubblico o ci fa perfino ridere la sera a tavola perché, appunto, dice cose agghiaccianti e candide contemporaneamente”, ha aggiunto.
“Mio padre è figlio del suo tempo pieno di cose e pensieri ingiusti e di un padre che faceva regali solo ai nipoti maschi, gli mancano l’imprinting, la contaminazione con la vita, il linguaggio”, ha continuato.
“Io non so se Claudio Lippi sia come mio padre, un po’ bollito, un po’ figlio delle tante idee sbagliate del suo tempo, pure un po’ goffo e sciocco e inopportuno, talvolta, ma la mia sensazione è che forse potremmo provare a concedergli qualche attenuante”, ha proseguito.
“Io, a mio padre le concedo, perché so che quel ragazzo coi capelli strani sembrerebbe strano anche a lui, e forse gli direbbe qualcosa di cui mi potrei vergognare. Ma poi so che quel ragazzo, alla fine, dopo due minuti anche per lui sarebbe uno come tutti”, ha quindi concluso.