Selvaggia Lucarelli ha voluto mandare un messaggio pubblico a Vladimir Luxuria dopo quanto successo lo scorso lunedì a ‘Live’, dove Vittorio Sgarbi ha aggredito verbalmente l’ex parlamentare con parole cariche di omofobia. La scrittrice ha quindi invitato Vlady, 54 anni, a non andare più ospite dei programmi della D’Urso, perché altrimenti continuerebbe a rendersi complice di queste situazioni. “Voglio bene a Vladimir Luxuria e gli attacchi che le hanno rivolto sono schifosi, ma il miglior modo per difendere le proprie idee e la propria dignità è non andare in certi salotti”, ha scritto in una Story pubblicata sul suo profilo Instagram.
“Bisogna imparare a scegliere, nel tempo, ciò di cui non si vuole essere complici”, ha poi aggiunto la Lucarelli, 45 anni, che ormai da anni ha intrapreso una battaglia contro le trasmissioni di Carmelita, giudicate da lei trash e diseducative. Le due sono andate anche in tribunale per una battuta che diversi anni fa Selvaggia fece sulla D’Urso. Un giudice pochi mesi fa ha stabilito nel processo d’appello che il fatto non sussiste. Per la Lucarelli è stata una vittoria.
La serata di lunedì ha però lasciato il segno anche per la stessa D’Urso, che è stata accusata di non aver fatto abbastanza per fermare la furia di Sgarbi. Lei ha fatto sapere di essere davvero dispiaciuta per quanto successo e ha fatto le sue scuse pubbliche durante una diretta di ‘Pomeriggio Cinque’. “Voglio mandare un grandissimo abbraccio pubblico a Vladimir Luxuria. Noi l’altra notte dopo la diretta ci siamo sentite, ci siamo scritte, ci siamo mandate dei cuori. Lei mi ha mandato un cuore rosso bellissimo”, ha detto.
“Vlady c’è rimasta male per il fiume in pinea che era Sgarbi l’altra sera. Voi del resto sapete che purtroppo molto volte Sgarbi è inarrestabile, nessuno riesce a fermarlo. Di solito Vlady riesce a contenerlo, ma l’altra sera era un pochino più fragile, quindi mi dispiace che sia accaduto in una mia trasmissione. Io amo Vlady, lei lo sa, ce lo siamo già dette. Con lei ci vediamo molto molto presto”, ha poi concluso.