Selvaggia Lucarelli nella lunga intervista rilasciata a Davide Maggio e parla del suo modo di essere, di pensare, di scrivere di fare il giudice a Ballando con le stelle. Sempre pungente e ironica, la giornalista affronta anche l'argomento querele: ne ha da Barbara D'Urso, Valerio Scanu e Alfonso Signorini.
"Ho querele di D’Urso per un tweet ironico, Scanu per una battuta ironica sul pandoro con la sua faccia sulla scatola e, non ci crederai, scopro ora di una querela di Signorini. Mi ha querelata per un’intervista (tra l’altro bellissima) che ho fatto io a lui, celebrativa per i 20 anni del suo giornale. Ma è già stata richiesta l’archiviazione. Peccato, se mi arrestassero magari mi dedicherebbe una copertina come a Maso o a Corona, alcuni dei suoi eroi da copertina" ,dice Selvaggia Lucarelli.
Le querele arrivate da Barbara D'Urso, Valerio Scanu e Alfonso Signorini sembrano non avere peso per lei. Non è preoccupata. Precisa e attenta nel spiegare la sua sul mondo, l'opinionista e blogger affronta anche lo spinoso argomento del processo che la vede coinvolta per le foto 'rubate' di Elisabetta Canalis: "Le cose che leggo sul processo Canalis sono incredibili e non posso difendermi, perché dopo 7 anni tra indagini e processi la difesa non è stata ancora ascoltata".
"Dico solo: come mai nessuno mi ha mai chiamata per ascoltare la mia versione dei fatti? Strano, la controparte continua a lanciare strali, questo processo ha titoloni che neppure tangentopoli, ma non c’è un giornalista che si sia preoccupato di ascoltare la mia versione dei fatti o di scrivere non due titoloni ad effetto, ma quello che è effettivamente agli atti", sottolinea.
Querele da Barbara D'Urso, Valerio Scanu e Alfonso Signorini, processo in corso, haters che definisce 'leoni da tastiera': Selvaggia Lucarelli non si fa mancare nulla. Nessun problema, la 42enne va avanti come un carro armato per la sua strada. A Ballando 2017 le liti con Alba Parietti, intanto, sono sempre vive.
"A Scialba Parietti qualcuno dovrebbe raccontare la teoria del gatto spiaccicato in autostrada: anche quello lo guardiamo tutti passando con la macchina, ma non perché ci piace. L’anno scorso Santoro e la Innocenzi avevano proposto a me il programma che poi ha fatto lei perchè l’ho rifiutato, l’hanno chiamata al posto mio, sono contenta di averle liberato un posto, ne ha bisogno", racconta.
E aggiunge: "Io tra giornale e due programmi tv di lavoro ne ho a sufficienza, avevo rifiutato perché era a fine stagione ed ero stanca morta. Per me la tv non è la vita, potrei fare l’ospite ovunque tutti i giorni, ma non accetto quasi mai, devo stare con mio figlio, col fidanzato, devo viaggiare, leggere, scrivere, guardare cosa succede nel mondo non negli studi tv. Se perdi l’occhio sulla realtà cosa scrivi? Cosa racconti".
Un pensiero pure sulle reti televisive che non offrono un servizio pubblico come la Rai: "Maria De Filippi a Sanremo per me ha detto una cosa gravissima, passata totalmente inosservata. “La mia tv non educa, racconta la realtà così com’è”. Non è vero un ca*zo. La sua tv educa eccome, la D’Urso educa eccome, lei, loro hanno un bacino di utenza nel sud Italia che fa impressione. Uomini e donne e i tronisti, per dire, non raccontano nulla ma alimentano, costruiscono, ispirano. Diventano modelli. E io me ne dovrei fregare perché non pago 7 euro al mese per vederla? Umberto Eco diceva l’esatto contrario: 'In tv il problema non è che non si faccia cultura. E' che tutto fa cultura'”.