Niente mare a Formentera, niente Costa Smeralda o la gettonatissima Gallipoli, Selvaggia Lucarelli ha scelto una meta diversa per le sue vacanze in compagnia dei figlioletto Leon: un giro itinerante alla scoperta di Bosnia e Croazia. Con l'erede ha visitato Sarajevo, tra moschee e chiese ortodosse e il celebre tunnel della guerra, Trogir, Split e Medjugorje. Un giro turistico dove i segni del sanguinoso conflitto, scoppiato nel 1992, nonostante la rinascita, sono ancora dei ricordi vividi, incancellabili. Luoghi che l'opinionista e scrittrice, a distanza di tempo, ha voluto rivedere.
Selvaggia sul suo blog, prima di partire, ha scritto: "Per raccontarvi le mie vacanze di quest’anno e il perché proprio lì, devo partire da lontano. Dal 1991. L’anno in cui feci un viaggio tra Montenegro e Dalmazia con i miei genitori. Un viaggio bellissimo tra Budva, Sveti Stefan, Dubrovnik, bocche di Cattaro, Cetinje. Avevo 17 anni e io lì con i miei genitori non ci volevo andare. I miei amici erano in vacanza in Italia e in posti che mi sembravano più divertenti e avevo protestato vivacemente (...)
Nel luglio del 1991 stava per scoppiare una delle guerre più oscene della storia recente. E non solo recente". La famosa blogger ha raccontato dettagliatamente quel soggiorno, in un Paese in conflitto, poco prima che iniziasse a cadere una disgraziata pioggia di sangue. A distanza di più di un ventennio, a 40 anni appena compiuti, la Lucarelli ha deciso di tornare in quei posti insieme all'erede: "E’ un regalo, questo, che mi faccio. Un regalo a Milos (il fidanzatino conosciuto durante quel viaggio ndr) che mi disse 'non puoi capire' e aveva ragione. Un regalo a quella gente che veniva a chiederci aiuto sotto l’ombrellone e che noi non potemmo aiutare. Un regalo a Leon, che un giorno forse capirà, come ho capito io dopo tanti anni e qualche mugugno di troppo. Un regalo alla vita. Buone vacanze amici. Noi qui non mancheremo di tenervi aggiornati. Fate un tuffo anche per noi!", ha concluso.