Serena Williams non festeggia il compleanno della figlia, che il prossimo primo settembre compierà un anno. In conferenza stampa agli US Open spiega: “Siamo testimoni di Geova". Secondo i seguaci del credo religioso questa festa ha origini pagane. Sul sito ufficiale dei testimoni di Geova si legge: “Tale usanza è contraria alla volontà di Dio”.
Alexis Olympia, la figlia di Serena Williams, non avrà una festa di compleanno. La tennista e il marito Alexis Ohanian non preparano alcun party per la bimba. “Olympia non celebra i compleanni - spiega la 36enne, - perché siamo testimoni di Geova, quindi non lo facciamo”.
Ha ”un bel caratterino” la sua bambina. Serena Williams lo racconta con il sorriso sulle labbra. La vincitrice di 23 tornei del Grande Slam svela pure che a Olympia evita i viaggi lunghi e stancanti perché ha capito che non le piacciono. Poi sul compleanno della figlia è categorica, la religione che segue non permette di spegnere le candeline.
La tennista ha rischiato la vita per mettere al mondo la bimba, come ha raccontato. E non nasconde l’ansia di essere mamma, anche sul social. “Sento la pressione, ho l’ansia di diventare troppo severa, oppure non abbastanza. Proprio come nel tennis, non c’è modo di sfuggirle: la paura di non riuscire ad essere una brava mamma, così come la paura di non essere più la migliore tennista al mondo”, ha scritto recentemente. Ma è felice e ora agli US Open ci prova ancora, scende in campo con un tutù nero e maglia aderentissima monospalla e rifila un 6-4 6-0 finale all’avversaria polacca Magda Linette.