Silvio Berlusconi chiede scusa ad Angela Bruno

Alla fine le scuse pubbliche di Silvio Berlusconi ad Angela Bruno, dipendente della società Green Power, sono arrivate. "Signora tante scuse, ma non legga più Repubblica e altri giornali consimili...", ha detto il Cavaliere ospite di Radio 105.

Nei giorni scorsi il caso della donna, oggetto di alcune battute 'spinte' dell'ex premier, era diventato una notizia da mettere in primo piano. Lunedì sera a Piazza Pulita su La7 la Bruno, raccontando l'accaduto, aveva detto: "Non una situazione che capita tutti i giorni, trovarsi all’improvviso su un palco, con le battute a doppio senso di una persona di potere. Vorrei da Berlusconi scuse pubbliche, come pubbliche sono state le offese, e voglio dirgli che lui, come persona di potere, deve essere una persona seria che non può permettersi di dare esempi di questo tipo. Anche per tutte le donne italiane, che non devono più subire torti di questo tipo".
"Lì per lì ho pensato `me la sono cavata bene´, sono stata brava. Vorrei chiedere a chi applaudiva avrebbe fatto lo stesso se ci fosse stata la loro moglie o figlia - aveva poi spiegato la donna - Ho subito una serie di torti che non sono disposta a accettare. Non consento a nessuno di mettermi i piedi in testa. Sfido chiunque di fronte a tanta gente, con i soci dell’impresa alle spalle, a tirare un ceffone a Silvio Berlusconi. Ho gestito la cosa in maniera elegante, non potevo permettermi di mettergli le mani addosso o dirgli qualcosa". Si era pure dichiarata molto dispiaciuta dal comportamento dell'azienda: "Non ho contatti con l’azienda: ho bisogno di fare chiarezza prima di rapportarmi con loro, sono in ferie. È stata una settimana terribile, catapultata in una cosa che non so neanche io. Mia figlia ha pianto per due giorni. Questa è l’Italia che non voglio più e che spero nessuno voglia più".

Berlusconi, intervenendo in radio, ha assicurato che non c'era alcuna malizia nelle sue parole. "Lei era divertitissima, mi ha chiesto l’autografo e di essere fotografata. Poi si è fatta influenzare dai sepolcri imbiancati dei giornali".

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