Sonia Bruganelli è sicura di sé. Una laurea in Scienze della comunicazione, una tesi sul Grande Fratello, la produttrice 48enne, opinionista dell’ultima edizione del GF Vip, ha una grande autostima. “Se mi guardo allo specchio mi piaccio e anche tanto”, dice senza alcun problema a Gente, che le regala la cover del settimanale. Il merito è anche del marito Paolo Bonolis, che l’ha sempre appoggiata. Si sono conosciuti nel 1997, nel 2002 si sono sposati. Genitori di Silvia, 19 Davide, 17, e Adele, 14, sono felicissimi del percorso fatto sinora insieme.
A Sonia i belli canonici non sono mai piaciuti, spiega cosa trova attraente in un uomo: “La maturità, il potere, mi affascina la testa. E poi devo avere stima della persona con cui sto, la stessa cosa vale per l’amicizia. I miei fidanzati non erano né giovani, né fisicati, né belli. Se mi sentisse Paolo direbbe: ‘Ma come? Io sono così figo!’”. Lui l’ha conquistata pian piano: “Di persone come Paolo ce ne sono poche. Lo dico a prescindere dal fatto che sia il padre dei miei figli. E’ un uomo che, se ci lasciassimo domani, vorrei come amico. Ha capito, ha aspettato, sapeva che quello che lo affascinava di me poteva anche diventare un problema: io per uno sguardo fuori posto mi alzavo e me ne andavo. Del resto avevo 23 anni quando ci siamo incontrati. Paolo ha avuto la forza di aspettarmi”.
Il segreto del loro amore che va avanti da 25 anni è semplice: “Quando si ama in modo meno carnale, meno fisico, ma più mentale (perché tutto il resto si è già vissuto tantissime volte), si realizza una cosa: l’amicizia con la A maiuscola, che è uguale alla A di amore, è la forma di amore più grande. Sapere che Paolo è il mio migliore amico e io sono la sua migliore amica ci rende invincibili. Ci possiamo dire tutto, ma nessuno riuscirà a mettersi fra noi due. Questo è possibile perché io sono cresciuta con lui e lui è cambiato con me”.
Bonolis fa sempre il tifo per la moglie, la Bruganelli svela: “Sì e me lo dimostra ogni giorno. E’ stato uno dei primi a sostenere che accanto a un grande uomo, e non dietro, c’è una grande donna. Non sono tanti gli uomini disposti a perdere il loro potere sulla propria compagna dandole l’opportunità di essere indipendente a livello economico e mentale”.
Del marito Sonia dice ancora: “Mi ha dato la possibilità di crescere. Paolo è paziente, ha saputo aspettarmi. Professionalmente mi ha dato fiducia e la possibilità di entrare nelle produzioni tv. Ho studiato per questo, mi sono impegnata e spero di aver dimostrato di essere all’altezza e di aver ripagato quella fiducia. Io e lui ci siamo migliorati a vicenda, trovo che sia l’aspetto più bello del nostro rapporto. Certo, mi ha fatto crescere molto di più di quanto abbia fatto io, che l’ho trovato già bello strutturato. Credo che io sia stata per Paolo quello che lui è stato per me quando ci siamo incontrati: linfa vitale, un grande stimolo per migliorarsi ed essere sempre sul pezzo”.
“Avrei fatto anche cinque figli. Poi, per varie vicissitudini, mi sono fermata a tre - rivela ancora al giornale Sonia Bruganelli - Adele, la piccola di casa, ha la stessa testa del padre, grande curiosità, capacità dialettica e la nostra passione per i libri. Davide è me senza seno: è pigro, si piace molto, ama stare in mezzo alla gente. E’ uno sportivo nato ma è un po’ intermittente nello studio. Silvia, invece, la nostra prima figlia, somiglia a me, ma ha l’ironia del papà. La sua vita è iniziata in modo molto faticoso (per via di un intervento cardiaco appena nata e poi di un’ipossia prolungata, ndr), e questo l’ha segnata. In lei riconosco tanta forza e una grande dote, che condivide con Paolo: la serena accettazione delle cose che accadono, cosa che manca del tutto a me”.