- La comica, co-conduttrice della terza serata del Festival, incanta gli spettatori
- La palermitana 53enne capace di un graffio ironico pazzesco senza essere volgare
Teresa Mannino si prende gli applausi: critica e pubblico la promuovono. Sono tutti pazzi di lei dopo la conduzione di Sanremo. La comica, co-conduttrice della terza serata del Festival, incanta con il suo rompere gli schemi con grande disinvoltura. La palermitana 53enne è capace di un graffio ironico pazzesco senza essere mai volgare. E già si dice che potrebbe essere in arrivo per lei un’offertissima da Mediaset. Si sussurra che potrebbe tornare a Zelig, ma da presentatrice, prendendo così il posto di Vanessa Incontrada…
Teresa si prende la scena anche col monologo poco dopo la mezzanotte. “Siamo nel 2024 ma ragioniamo come 2524 anni fa”, sottolinea. Prende spunto dal filosofo Protagora: “Nell’Antica Grecia c’erano o filosofi o eroi, se cercavi un elettricista non lo trovavi”. E aggiunge: “Protagora, che non ha avuto il successo che meritava...come Zarrillo, diceva che l’uomo è misura di tutte le cose. Per noi l’uomo ricco, bianco e occidentale è misura di tutte le cose e pensa che gli altri siano a sua disposizione. E quello che non serve viene eliminato”.
La Mannino prosegue parlando dei siciliani: "Quando arriviamo a Milano e parliamo in dialetto, il milanese non ci capisce. Gli ripetiamo le stesse cose nella speranza che capisca”. L’essere umano questa presunzione, "ce l’ha nei confronti degli altri esseri viventi, ci sentiamo superiori perché noi parliamo. Nell’Antico Testamento Giobbe dice: ‘Interroga gli animali e te lo insegneranno’. Io ho interrogato le formiche tagliafoglia”.
L’attrice così racconta la vita quotidiana di questa specie: “Sono raccoglitrici, coltivano. Fanno agricoltura da 50 milioni di anni, e non hanno rovinato niente. Noi lo facciamo da 10mila anni e abbiamo esaurito il pianeta. Nel sistema delle formiche tagliafoglia ci sono la regina madre e le sue figlie, i maschi sono una minoranza. La regina madre sceglie il sesso delle nuove formiche, femmine. I maschi li fa una volta all’anno per la prosecuzione della specie. E i maschi dopo l’accoppiamento muoiono perché non servono più...non hanno il problema degli ex”.
Alla fine arriva la riflessione di Teresa: “Gli animali umani preferiscono il potere, sugli altri uomini, sulle donne, sui bambini, sulla natura. Anche a me piace il potere, ma il potere di il potere di ridere e far ridere, di vestirmi con le piume, di cantare stonata, di ballare per strada. Non sono disposta a ignorare le storie non ancora passate, se non è passato, non è il momento di passare oltre”.
A suo agio, la Mannino sprizza gioia da tutti i pori e porta una ventata di aria fresca. Indossa con allegria i capi di Fausto Puglisi, direttore creativo di Cavalli: per lei camicia larga con piume e pantaloni a zampa, ma anche un abito. Durante la diretta non lo cita, ma ricorda che è lo stilista di “Taylor Swift, Jennifer Lopez, Michelle Obama e…Teresa Mannino”. Una mina vagante incontenibile e brava.