Ospite da Serena Dandini nel nuovissimo "The show must go off" in onda su La7, Tiziano Ferro ha parlato dell'omosessualità e dei troppi tabù che ancora esistono sull'argomento.
A circa tre mesi dall'uscita del suo libro-diario, "Trent’anni e una chiacchierata con papà", il cantante non ha avuto problemi a spiegare la scelta di fare outing e la propria visione su come gli altri dovrebbero intendere cos'è l'essere gay.
"Se tu cresci in un paese dove ti si propone l'omosessualità come una malattia invalidante, sicuramente non è così facile che ti venga voglia di parlarne - ha detto Tiziano - La verità è che forse si banalizza il concetto perché c'è bisogno di discuterne, di sintetizzarlo nei titoli dei giornali... Però si parla sempre di scelta o direzione sessuale e non si parla mai di realtà sentimentale, di amore". E ha aggiunto: "Se la cosa si riducesse al sesso, mi dispiace dirlo, ma secondo me sarebbe un po' più semplice. Il problema, per me, è stato il voler accettare la mia "persona sentimentale", il volerla scoprire e condividere con le persone che mi volevano bene e che avevo intorno. La parola accettazione me fa un po' 'incazzà'. Mi ricorda il termine "tolleranza", quasi come dire "te sopporto". E' la condivisione ciò per cui mi stavo battendo". "A me non basta l'idea che i miei amici e miei genitori tollerino chi sono - ha concluso la popstar - Mi piace l'idea che lo amino, è diverso".
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