Tiziano Ferro il 20 giugno inizierà il suo tour negli stadi. Debutterà a Torino, allo stadio Olimpico, il 20 giugno. Per il cantante una curiosa coincidenza: il 21 giugno Papa Francesco sarà a Torino, arrivando molto probabilmente nel capoluogo piemontese il giorno prima, quello del suo concerto. "Ci ho pensato, magari stiamo nello stesso hotel... - ha detto l'artista a La Repubblica - Scherzi a parte, quest'argomento è quello su cui sono stato sempre più reticente, come se vivessi la sfera spirituale in modo assolutamente privato. Quello che mi piace di questo Papa è che ogni tanto mi dà l'impressione di stare dalla stessa parte della barricata in cui mi trovo io, quindi a essere sincero ce lo vedrei bene al concerto, insomma mi piacerebbe invitarlo, anzi approfitto di quest'intervista per farlo ufficialmente. È assurdo, lo so, ma mi piacerebbe". Tiziano Ferro, se riuscisse a incontrare Papa Francesco, avrebbe una domanda da fargli sull'omosessualità.
Una domanda per Papa Francesco, sulla questione dell'omosessualità, Tiziano Ferro la porrebbe al Pontefice volentieri. "Mi piacerebbe ma penso che la questione sia da vedere in modo più generale - ha spiegato al quotidiano - Il problema è la difficoltà di sentirsi liberi di vivere nel proprio paese, riconosciuti e supportati, questo parte dall'impossibilità di sentirsi famiglia per persone che non hanno un contratto istituzionale, dalla non protezione di un certo lavoro intellettuale e anche quindi dall'essere omosessuali. La cosa che più mi fa male non è tanto che non si facciano grandi passi avanti ma che non ci sia la percezione che questi passi vadano fatti". Tiziano Ferro non ha dubbi, il suo quesito per Papa Francesco sull'omosessualità che l'ha chiaro in mente: "La vera domanda che vorrei fargli è se secondo lui verrà mai il momento in cui tutti sentirci liberi di essere quello che siamo".
Dal coming out di Tiziano Ferro è trascorso del tempo: "Sono esattamente cinque anni... e due dischi". Spera che il suo gesto sia servito ad altri: "Me lo auguro, di feedback ne ho avuti molti ma ci tengo a dire che non l'ho fatto per questo. La vera ragione era personale, era inevitabile per un solo motivo: il processo di accettazione di me stesso che mi avrebbe portato a stare meglio, doveva per forza passare attraverso una fase in cui la pace doveva esser mia in mezzo alle persone che amo, non più solo accettata o tollerata, ma condivisa, quindi bella. Sono partito da me stesso poi sono passato attraverso gli amici, la mia famiglia. La mia vita è migliorata del quattrocento per cento. Poi inevitabilmente è un passo che ho messo a disposizione di tutti, se è servito sono ancora più contento".
Tiziano Ferro oggi è un uomo risolto. Sabato prossimo sarà ospite ad Amici 2015 di Maria De Filippi e duetterà con Briga, come ha fatto sapere sul social. Alla tv non si è mai sottratto, ai talent soprattutto. Gli piace esserci per altri ragazzi che vogliono sfondare.
Schietto, sincero, il cantante ha voluto parlare pure di Dolce e Gabbana e delle loro dichiarazioni sulla fecondazione in vitro, quelle in cui hanno definito 'bambini sintetici' quelli venuti al mondo in questo modo: "Non pensavo che diventasse una bomba mediatica di questa portata. Inutile dire che non la penso così. Ho imparato a rispettare le opinioni di tutti, rispetto anche la loro. Se lanci un messaggio è anche perché hai bisogno di ascoltarequello che ti dicono le persone. A me la gente ha insegnato il valore della comprensione, del rispetto come massimo valore della dignità delle persone, al di là delle scelte sessuali o sentimentali. Loro sono amici, sono artisti che ammiro e rispetto ma spero che questo polverone insegni loro che oggi abbiamo bisogno di esempi positivi e non distruttivi".