'The Bride is back', 'la sposa è tornata' e vuole la sua vendetta. "Kill Bill Vol. 2" è nelle sale da venerdì 23 aprile, distribuito da Buena Vista. E Quentin Tarantino, con la seconda parte del capolavoro, porta nelle sale il suo fantastico cinema.
In video conferenza da New York il regista di "Pulp Fiction", che presiederà la giuria del Festival di Cannes, ha risposto alle domande dei giornalisti, accorsi alla conferenza stampa organizzata all'Es Hotel di Roma. Prima di lui, una bellissima Daryl Hannah, Elle Driver nel film, Michael Madsen (Budd) e David Carradine (Bill in carne ed ossa) hanno illuminato la sala parlando di una pellicola che rasenta la perfezione.
"'Kill Bill' è una metafora sulle relazioni, sulla coppia, sul modo di intendere il rapporto uomo-donna - spiega Tarantino - Sono molto orgoglioso di aver potuto dividere in due parti il film. In realtà la storia esiste già tutta nella prima sceneggiatura, è solo la realizzazione di un percorso che va dal primo volume di azione pura ad una riflessione di azione interiore che si esprime nella seconda parte". E continua: "Io non sono un regista americano che fa film solo per l'America, mi piace considerarmi un regista del Pianeta Terra. Quando giro una scena che somiglia a quelle tipiche dei gialli italiani so come l'avrebbero realizzata nel paese d'origine, quindi la giro in quel modo. Ecco perché i miei film hanno successo in tutto il mondo. Il pubblico di qualunque nazionalità puo' riscontrare cose che è in grado di capire ed apprezzare. Da 'Kill Bill' si potrà capire che sono un fan delle donne vendicatrici con la spada. E' un'immagine che trasmette potenza". Immancabile la domanda su "The Passion", la pellicola di Gibson: "L'ho visto 3 settimane fa. E' un film spirituale e anche molto violento. Credo sia un capolavoro assoluto. La migliore narrazione visiva realizzata dopo i film muti". A Cannes che presidente di giuria sarà? "Equo. Vorrei vincesse il miglior film. Spero che voteremo sul lavoro su cui siamo tutti d'accordo e, soprattutto, che vinca il senso estetico e l'arte". Per il futuro un progetto insolito: "Mi piacerebbe fare un film su 007 tratto dal primo romanzo di Ian Fleming "Casinò Royale". Il libro mi è piaciuto moltissimo e ho cercato di coinvolgere in questa impresa anche Pierce Brosnan. Sarà lui e il produttore a decidere. Vorrei fare una pellicola che guardi agli anni '60 con un budget limitato".
Infinitamente Quentin Tarantino, amato dai suoi attori, da chi lavora a stretto contatto con il suo genio, come racconta l'affascinante 68enne Carradine: "Quando dico che il titolo del film è 'Kill Bill' e che io interpreto il ruolo di Bill, la gente mi chiede se sono il cattivo. Allora mi vedo costretto a rispondere che non ci sono buoni nei film di Tarantino, trattano solo di cattivi. Sono subito stato felice all'idea che i due episodi del film fossero separati anche perché ho una grande fiducia in Quentin, un uomo di grande genio. Mi piace pensare, però, che i due capitoli vengano considerati insieme perché solo così si riesce a pecepire l'epicità della pellicola, un qualcosa di grandioso, in cui si vede il passaggio fluido dall'azione pura all'emotività, a un film pieno di sentimenti". Anche Michael Madsen è d'accordo. "Quando leggi la sceneggiatura di un film di Quentin, capisci subito che si tratta di roba importante -dice con una voce roca da cowboy texano l'attore, che aveva già recitato ne "Le iene" - Ho passato la vita ad aspettare ruoli come questo". Sorride la stupenda Daryl, fasciata da un vestito giallo con una provocante scollatura sul seno, e, mentre su un foglio disegna una veduta di Villa Borghese, visitata in mattinata, spiega: "Quentin ha fatto una cosa incredibile, è riuscito a rendere le protagoniste femminili, Uma Thurman, me, le altre, altrettanto violente, potenti e feroci di quelli maschili. In realtà mi ci è voluto del tempo per entrare nei panni del mio personaggio, riuscire a passare dall'odio all'amore che l'attore deve avere per il ruolo che interpreta. Non è stato facile, ma poi è stato straordinario interpretarlo".
Se ne vanno inseguiti dai flash dei fotografi, mentre Quentin saluta con la mano e dice : "Ciao Roma!". Uma Thurman, questa volta, è rimasta a casa. La bionda vendicatrice potrà essere ammirata solo sul grande schermo. La caccia a Bill è arrivata al suo epilogo.
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Foto: Buonavista © Gossip.it