Nonostante l'imbarazzante taglio di capelli ed il mortificante look maschile di Barbara D'Urso, la versione rivista e corretta de 'La Fattoria', è riuscita con onore ad approdare alla finale.
In principio era flop, si sa. E così gli autori, costretti ad inventarsi la Rivolta delle Vallette all'inedito inno di "siamo donne, oltre le gambe c'è di più", hanno trasformato quella che era la brutta copia di un reality in salsa agreste in uno spettacolo tutto sommato divertente.
Il merito, senza ombra di dubbio, va alla vincitrice: Imma Di Ninni.
Imma sfama i cavalli con il mangime dei conigli, governa i porci rincorrendoli per l'aia, porta a passeggio gli animali nelle ore di sole e nel complesso non ha imparato assolutamente nulla riguardo la vita contadina. Ma canta "Non sono una signora" battendo i piedi a terra, si trucca in maniera decisa nonostante gli insulti e gli appellativi "trans" e "donnaccia", si autoemargina da un contesto di Barbie con la smania di mostrare la materia grigia e pseudo-contadini che buttano l'occhio alla telecamera. E tanto basta ad assicurarle il trionfo.
Modelle, vallette, paperette e meteorine: tutte messe in fila dall'ultima arrivata, una sconosciuta che calcando con qualche ruolo secondario le tavole del palcoscenico per un annetto, si è imposta con carisma ed ha creato un personaggio. Come da tempo non eravamo abituati a vederne.
Come non dare ragione a Tonon, che con attenta analisi ha nelle ultime puntate presenziato insieme a Taricone allo show della D'Urso? Imma regge la scena e anche se - come dichiara il suo rivale, l'ex tronista Luca Dorigo - non è l'esatto emblema dello stile, dell'eleganza e della femminilità, è l'unica che è riuscita a trasformare un format noioso e scontato in un piccolo e curioso gioiello del "trash".
Nessuno si allea con Imma, vuoi per antipatia, vuoi per interessi economici. Così lo spigoloso Artemio e l'incoerente Andrea hanno fatto male i conti ed hanno perso, rispettivamente, 50mila e 35mila euro, per non aver giocato al suo fianco. Lei, sotto i coriandoli dorati, abbraccia solo i goffi ma tenerissimi genitori, unici sostenitori (con l'amica Francesca e la collega mai incontrata Dana) della reginetta dello show. Illazioni sul suo autoerotismo, su di un libro sexy, scritto e mai pubblicato, e una presunta sensualità ostentata, in un camper dalle lettere gigantesche che articolano il suo nome.
Oggi la tv è sempre più posseduta da strane creature, dal kitch e dall'esibizionismo basato sul nulla. E allora largo a chi sa sfruttare le debolezze di un pubblico annichilito, dal televoto facile e pretese sempre più basse.
Largo ad Imma, la vincitrice trash.