Valeria Marini: 'Ho passato un anno d'inferno'

Dopo aver brillato sulla Croisette al Festival di Cannes, dove, tra l'altro, c'era anche il suo ex, Valeria Marini torna a parlare dell'addio con Giovanni Cottone. La showgirl, attrice e imprenditrice ha scelto di farlo in tv, a Pomeriggio Cinque, intervistata da Barbara D'Urso.
La bionda è provata e vuole che tutti capiscano cosa è accaduto. "Per ognuno di noi parla la storia: cosa abbiamo fatto, cosa abbiamo costruito. Io voglio che la gente sappia, che non venga data un’immagine distorta di quello che sono io. Non è giusto, anche se sono personaggio pubblico, dare notizie false tutti i giorni", ha spiegato davanti le telecamere.

Valeria Marini a Pomeriggio Cinque da Barbara D'Urso ha parlato dell'addio con Cottone

"Ho passato un anno di inferno - ha poi continuato Valeria - Quello che mi fa male ora è quello che viene detto e che non corrisponde al vero. Ho cercato un punto d’accordo, non è vero che mi sono innamorata di un altro uomo, sono monogama. Voglio che si sappia che tutto quello che Giovanni sta dicendo non è vero. Il nostro matrimonio non è nemmeno iniziato. Io non sono una che parla della propria vita privata, ma ora devo difendermi. Non è vero che io l’ho tradito. In realtà io sono stata ingannata. Mi consola il fatto che nel giorno del matrimonio sono riuscita a raccogliere una bella somma per le associazioni che aiuto". Il crack è stato causato dal comportamento di Cottone: "Lui è cambiato, è diventato un’altra persona, nei modi, nel modo di essere coi miei familiari. Io ho aspettato, pensavo fosse solo un momento di difficoltà e di stress, e invece le cose non sono cambiate. Forse ha una doppia personalità, è una persona che mi ha messo in grande difficoltà. Dopo il matrimonio non ho nemmeno più visto mio padre. Ci sono state anche aggressioni verbali nei confronti di mia madre".

La Marini ha poi voluto spiegare cosa significa 'matrimonio non consumato' per lei: "Non è iniziata una vita in comune, non ci sono stati progetti in comune, non ci vedevamo mai. Basti pensare che non c’è stato nemmeno il viaggio di nozze. Il matrimonio è stato in realtà un distaccamento da lui. Io non sono un biglietto da visita, un’immagine da usare, sono una donna che ha bisogno di attenzioni, come tutte. Poi non permetto che si tocchino mia madre e mio fratello". E ha aggiunto: "Ero sempre da sola, ma comunque braccata, da fotografi, da investigatori. Sono stata veramente messa in difficoltà. Mi sono trovata improvvisamente in una situazione in cui mi dovevo difendere, con davanti una persona molto diversa da quella che avevo conosciuto".
Di Giovanni non ha voluto dire di più: "Non voglio parlare di lui, voglio parlare di me, del perché ho dovuto prendere questa decisione. Quando trovi un punto d’accordo non puoi metterti a fare una guerra fredda, con queste dichiarazioni ai giornali. Io sono sì un personaggio pubblico, ma sono anche una persona. Sono provata, sono dispiaciuta per quello che sta succedendo. Non mi merito quello che sta succedendo. Questa situazione è diventata una barzelletta, specialmente la questione del matrimonio non consumato".
Su Antonio Brosio e la presunta relazione con lui, non ha voluto entrare nei dettagli, ha solo sottolineato: "Meno male che ho attorno persone che mi vogliono bene, che ho degli amici su cui fare affidamento. Lui ha un’altra? Non lo so, non me ne sono occupata. Poi ho visto così tanto balle sui giornali in questi giorni che non so più a chi credere".
"Spero che questa intervista serva a tagliare tutto questo gossip, che è poi creato da lui - ha concluso la 47enne - E' stato un periodo molto brutto e io non ne sono ancora uscita. Per di più ho perso il mio papà da poco, è stato un anno molto complicato. Lui non c’era al funerale. Nella vita si fanno degli errori, ma bisogna rialzarsi, aggiustare il tiro, e io farò così. Io spero veramente che la smetta. Non gli permetterò di distruggere quello che ho costruito. E mi dovrà ridare anche quello che mi deve. Io sono diplomatica, mi piace trovare un punto d’accordo, ma con le persone che sono leali".

 

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