Come vi ha già mostrato "GossipNews" (clicca qui per vedere le immagini), Vanna Marchi, ancora agli arresti nel carcere di Bollate, ha iniziato a lavorare presso un bar di Milano. Il locale è di proprietà di Davide Lacerenza, compagno di Stefania Nobile, figlia della teleimbonitrice. Sulle Pagine di DiPiù, l'uomo racconta: "Da quando Vanna è qui, ha raddoppiato gli incassi".
"Avendo quasi settant'anni e tre anni di galera alle spalle non me la cavo mica male, no?" chiede la Marchi da dietro al bancone. Ma sono tra le poche parole che il giornalista riesce a carpirle, per poi venir dirottato subito sul genero che spiega come non sia affatto una novità che la suocera lavori per lui: "Ma guardi che lei, come Stefania, era già una mia dipendente: l'avevo assunta quattro anni fa. Poi, però, è arrivata la sentenza in Cassazione, la condanna definitiva, e così lei e Stefania sono entrate in carcere. In quel periodo, Vanna era in aspettativa, ma ha sempre conservato il suo posto. E così, quando si è presentata la possibilità di lavorare fuori dal carcere, l'abbiamo colta: ogni mattina la vado a prendere a Bollate, la porto qui, lei lavora fino alle 21, e poi la riporto lì. Questo è il primo passo verso la semilibertà. Tra un paio di mesi speriamo gliela concedano". "Attualmente Vanna - prosegue il genero - dorme in carcere ed è confinata dentro il locale durante tutto il giorno: può arrivare fino ai tavolini fuori, ma se la polizia, che viene tutti i giorni a controllarla, la trova a guardare la vetrina accanto, può anche arrestarla per tenta evasione. In regime di semilibertà, invece, le cose sono un filo più facili, perché potrà dire addio al carcere: di giorno potrà girare più liberamente, mentre la sera avrà l'obbligo di stare a casa. Una sorta di arresti domiciliari serali".
La Marchi nel bar fa un po' di tutto: prepara i dolci e, assicura Lacerenza, "è bravissima". Non solo, sta anche dietro al bancone e la sua presenza ha fatto lievitare gli incassi, perchè sono molti i clienti che la vogliono vedere, anche solo per curiosità. Il genero di Vanna racconta pure che Stefania, sua compagna di vita e figlia della teleimbonitrice, ha avuto dei problemi di salute: "Le hanno sostituito la rotula con una protesi in titanio perché lei ha un'artrite reumatoide che, anche a causa dell'immobilità cui è stata costretta in carcere per anni, è gravissima. Si è rotta anche il femore e ora è sulla sedia a rotelle. Pesa quarantaquattro chili. E ora dovrà operarsi anche all'altro ginocchio, e poi ha problemi pure alle spalle, alle anche e ai polsi. Sta malissimo. C'è il rischio concreto che non possa più tornare a camminare. Io non dico che se qualcuno ha fatto qualcosa di male non deve pagare, ma a me sembra che loro, sempre ammesso che abbiano fatto quello che si dice (e io non lo credo), abbiano pagato fin troppo". L'uomo afferma che Vanna e la figlia hanno rimborsato tutte le persone truffate, vedendo all'asta le loro case. Lacerenza ha anche rivelato che la Marchi attualmente possiede solo una casa e gli ottocento euro di stipendio che guadagna lavorando al bar. Vanna, stando al racconto del genero, nonostante abbia settant'anni, non percepisce nemmeno la pensione: "Gliel'hanno tolta. Credo che gliela debba gestire un tutore. Non lo so bene come funziona. Ma so che i soldi che le do io sono la sua unica fonte di reddito. Ma ora i soldi sono contano più di tanto né per Vanna né per Stefania: vogliono solo tornare a vivere tranquille". In fine, la stessa Marchi dice al giornalista: "Quando potrò parlerò. Vedrà, ho tante cose da dire".
Non resta che attendere...
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