- L’attrice 53enne lo racconta senza problemi al Corriere della Sera
- “Volevano che fossimo all’altezza di papà: era diventato un divo attraverso la bellezza”
Vera Gemma, figlia di Giuliano Gemma e Natalia Roberti, si racconta al Corriere della Sera, felice di concedersi. “Finalmente un giornale italiano che scrive di me - dice - Pure Variety mi ha appena fatto un’intervista. In Italia, invece, nessuno mi fila”. Parla della sua vita e dei suoi lavori. Confessa per la prima volta che i suoi erano ossessionati dalla bellezza. “I miei genitori mi hanno rifatto rifare il naso, non c’era bisogno”, svela.
Il film sulla sua esistenza, Vera, per cui ha avuto il premio come migliore attrice nella sezione Orizzonti a Venezia nel 2022, ora concorre come miglior film straniero agli Oscar per l’Austria. E’ galvanizzata. Nella pellicola dice che a casa sua ingrassare era peggio che drogarsi, sull’ammissione la gemma spiega: “Non ci hanno mai parlato di droghe, ma si sono raccomandati mille volte di non ingrassare. Erano ossessionati dalla bellezza. Volevano che fossimo all’altezza di papà”.
“Forse, ci tenevano perché lui era diventato un divo attraverso la bellezza e solo dopo aveva dimostrato di essere bravo - aggiunge Vera - Pensi che ci hanno fatto rifare il naso e non c’era bisogno. Però, sono stati comunque un esempio solido di amore per la vita, per cui ho provato tutte le droghe ma senza mai diventare dipendente. In effetti, da adolescente, ho fatto un macello”.
E’ stata una ragazza problematica. La 53enne racconta: “Mi rifugiavo nelle borgate pericolose, cercavo storie di vita estreme: avevo bisogno di verità assenti nel mondo perfetto dello spettacolo, non volevo essere complice di quella grande bugia. Poi, ho capito c’è gente vera nello spettacolo e finta nelle borgate e viceversa. Ora, nel film, la storia del fidanzato che mi addormenta per svaligiarmi casa è vera. A livello di uomini, ho cercato proprio fra i criminali, mi piacevano quelli usciti dal carcere, sentivo la loro rabbia, volevo aiutarli. La mia vita era un set meraviglioso, ma soffrivo anche, parlavo la stessa lingua di quei disperati”.
Oggi è un po’ cambiata: “Sono più sveglia, il film racconta la fase in cui non ero ancora madre. Ma trovo ancora più affascinanti i delinquenti che i figli di papà”. Quando le si domanda chi siano i suoi ex mariti, Jamil, e Henry Harris, padre del figlio Maximus Giuliano, Vera dice: “Il primo è un campione di kung fu marocchino-parigino, bello come il sole. Mi sono sposata sull’onda di una passione non pensando di invecchiare con lui, non sono una che dà sacralità al matrimonio. Il secondo è il padre di mio figlio, bravissimo musicista blues e bravissimo papà, l’ho sposato a Las Vegas perché mi sembrava un modo giusto per restare in America”.