Non ha avuto problemi ad escluderlo dal parterre degli ospiti della puntata di "Porta a Porta" del 7 gennaio scorso, dedicata ai 60 anni di vita della Rai. Bruno Vespa non ci ha pensato un attimo e ha fatto fuori Pippo Baudo, con cui era già ai ferri corti dopo la trasmissione dedicata ai 150 anni dell’unità d’Italia andata in onda su Rai Uno nell’aprile 2011. Nel suo programma ha preferito intervenissero Piero Angela, Lino Banfi, Paolo Bonolis, Antonella Clerici, Carlo Conti, Fabrizio Frizzi, Antonio Lubrano, Mario Orfeo, Bruno Pizzul e Antonio Polito.
L'assenza è dipesa, come ci ha tenuto a spiegare Vespa, proprio al comportamento che Baudo tenne due anni e mezzo fa. "Gentile Presidente, gentile Senatore, Pippo Baudo non è stato invitato alla trasmissione sui sessant'anni della Rai non per una dimenticanza ma perché durante una riunione per le trasmissioni sui 150 anni dell'Unita' d'Italia sputò addosso a Claudio Donat-Cattin, già vicedirettore di Rai Uno e il più autorevole tra i nostri collaboratori. L'incidente avvenne davanti a numerosi testimoni e Baudo non si è mai scusato. Baudo è stato tuttavia ricordato in un servizio filmato e lo sarà probabilmente di nuovo in analoga trasmissione programmata per la fine del mese. Cordialità", ha scritto Bruno nella lettera inviata al Presidente di Commissione parlamentare di Vigilanza Rai, Roberto Fico, e al senatore Scavone, che ha chiesto spiegazioni sull'accaduto. E ha aggiunto: "Naturalmente, se Baudo si scusasse saremmo lieti di invitarlo alla seconda trasmissione sui sessant'anni della Rai programmata per il 29 gennaio".
Baudo, però non ci sta. Alle scuse non pensa minimamente: "E' Vespa che deve scusarsi con me, perché è lui che non ha rispettato gli impegni di servizio pubblico e ha agito per vendetta personale. Non solo ha peccato, ma addirittura mi concede la grazia se io chiedo scusa. Ma chi è diventato Vespa, il proprietario della Rai?". Per il presentatore l'incidente con Donat-Cattin è "un fatto personale". "Mi meraviglia che il presidente e direttore generale non siano intervenuti e mi aspetto da questi ultimi una spiegazione dei fatti che rientra nei normali rapporti di educazione tra artisti e direzione Rai", ha concluso.
Immancabile l'ennesima risposta di Vespa: "E' proprio per il rispetto dell’etica del servizio pubblico che Baudo non è stato invitato. Sputare addosso a un vecchio dirigente Rai davanti a testimoni senza mai chiedergli scusa compromette irreparabilmente il rapporto con una squadra la cui dignità ho il dovere di difendere".