Nell'ultima foto prima di salire sull'aereo scomparso in Venezuela Vittorio Missoni sorrideva insieme alla compagna Maurizia Castiglioni e agli amici Elda Scalvenzi e il marito Guido Foresti (per ingrandire clicca qui). Le ricerche continuano, il veivolo non è mai arrivato a Caracas, e continueranno per otto giorni e oltre. "Al momento – ha detto Angela Missoni – non abbiamo novità, ma in noi c’è speranza e fiducia nel grande lavoro delle autorità: non ci arrenderemo". Le domande sono tantissime, una su tutte: l'aereo aveva il Gps, obbligatorio per le leggi in Venezuela? E se c'era, era stato attivato?
Intanto parla Beppe Scalvenzi, fratello di Elda e amico di Vittorio Missoni, con lui sul posto. E' stato un puro caso del destino a non farlo salire sul mezzo con gli altri. "Ho visto i fulmini, c’era un temporale. L’aereo si è infilato nella perturbazione e non ne è uscito più", ha raccontato. Non crede all’ipotesi di un dirottamento, la moglie, Rosa, invece, continua a sperarlo... Domenica sera sono rientrati in Italia. "Sul loro aereo c’erano posti liberi - ha spiegato - Missoni insisteva perché partissimo insieme e finissimo in aeroporto la partita di burraco che avevamo cominciato. Ma mia moglie ha preferito rimanere ancora qualche ora sull’isola piuttosto che aspettare in aeroporto". Il volo per Lisbona sarebbe partito solo alle 17. La scelta li ha protetti, anche se i due coniugi ora vivono ore di angoscia per il destino dei loro cari.